11 cose da sapere sull’Irlanda prima di partire per l’Isola Verde, consigli, fatti ed opinioni personali con l’obiettivo di aiutarvi a godere al meglio della vostra vacanza green.
ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.
Indice dell’articolo (clic per aprire)
1. Diffidate di chi vi dice che guidare a sinistra è semplicissimo
Certo, i rudimenti si apprendono subito, ma per guidare a sinistra è necessaria la massima concentrazione, soprattutto se utilizzi un’auto con cambio manuale (con cambio automatico costano molto di più). Partite dal presupposto che guidate dal posto a destra che siamo abituati a riservare al passeggero. Anche dopo una settimana cercherete istintivamente la leva del cambio a destra, sbattendo la mano contro il finestrino. Potete utilizzare due metodi: o mantenete la mano sinistra incollata alla leva del cambio o evitate di cambiare marcia utilizzando sempre la quinta anche ai 30 km/h. Le rotonde non danno particolarmente fastidio, sono sempre bene incanalate. L’importante è ricordarsi di dare la precedenza a destra.
2. Bello il Trinity College di Dublino, ma lasciate perdere il libro di Kells
Il libro di Kells è l’orgoglio irlandese per le proprie origini celtiche. Risale all’800 d.c. e fu redatto da monaci che trascrissero il testo dei Vangeli. L’esposizione del libro è preceduta da video, gigantografie, descrizioni dettagliate e via così. Quando poi accedi alla vetrinetta che lo contiene rimani un po’ deluso. Ogni settimana viene cambiata la pagina esposta e, naturalmente, quando l’ho visto io, era aperto su una pagina di sola scrittura, senza lo straccio di un disegnino. Piuttosto trattenetevi un po’ di più nella Old Library del Trinity, una delle biblioteche più belle e famose del mondo. Ci hanno studiato Jonathan Swift, Oscar Wilde, Bram Stoker, Samuel Becket ma anche Harry Potter!
3. Autostrade, Strade Nazionali, Regionali e Locali
Sulle mappe sono M, N, R, e L. Finché sei sulle prime due non ci sono grosse difficoltà. Ma Regionali e Locali sono strade di campagna asfaltate, perdipiù con limiti di velocità per noi incredibili, anche 100 o 110 kmh, dove noi in Italia difficilmente vedremmo un limite sopra i 50. Ti stai ancora facendo l’occhio a non raschiare il lato sinistro contro muretti e vegetazione che sei costretto a sfiorare, quando di fronte ti vedi sfrecciare il furgone o il camioncino a 100 all’ora. Dài per spacciato almeno uno dei retrovisori quando poi ti accorgi che l’hai schivata. Mai avventurarsi di sera poi sulle Local: non fa bene al sistema nervoso. Ma se poi vai a vedere le statistiche UE sugli incidenti mortali, scopri che l’Irlanda rendiconta 35 morti all’anno per milione di abitanti contro i 52 dell’Italia. Bravi, e anche gentili. Mentre noi facciamo la rasetta ai pedoni sulle strisce, cercando di lasciare il minor spazio possibile fra la ruota ed il tallone di chi attraversa, loro si fermano 100 metri prima.
4. Guinness vs. Smithwicks: meglio la seconda
Irlanda è sinonimo di birra. A Dublino potete fare una visita allo spaccio Guinness ma, se trovate la coda lunga un km e non avete prenotato, potete gustarvi una pinta nel pub/bar sempre della Guinness che trovate facendo il giro dell’isolato. Oltre alla classica Guinness (che a me ricorda troppo il gusto di caffè) trovate la Rockshore, uno dei più buoni sidri mai visti in giro. Ma restando nelle birre non fatevi sfuggire la Smithwicks, la trisecolare birra di Kilkenny nel sud Irlanda, dove esiste anche una interessante attrazione (Smitwicks experience*).
5. Sky Road Connemara: che spettacolo.
Percorrete la Sky Road e di fronte a quei paesaggi, al giallo e al verde che si tuffa nel blu, vi renderete conto che siamo “un niente su due gambe”. Anche le strade strette che corrono a fianco di ripide scarpate vi sembreranno un rischio accettabile per godervi i panorami. Un consiglio: tallonate i pulmini turistici di cui è piena la Sky Road e che faranno da “frangiflutti”. Troverete anche qui, come in tutta Irlanda, tantissime pecore al pascolo che ogni allevatore segna con un colore diverso per poterle distinguere e ritrovare dopo le loro lunghe passeggiate.
6. Kylemore Abbey non è un’abbazia.
Kylemore Abbey è un bellissimo castello costruito 150 anni fa da un medico inglese di origini irlandesi e da sua moglie, che si innamorarono di questo angolo di Connemara. La moglie però morì giovane e nel 1920 fu venduto alle monache benedettine che fuggivano dai bombardamenti della I guerra mondiale in Belgio. E quindi non troverete cattedrali e chiostri ma una splendida dimora di campagna tipicamente inglese. Notevole è il giardino curatissimo che si raggiunge con navetta e anche incantevole la cappella sul lungo lago. La foto più bella però la farete dal parcheggio visitatori.
7. Cliffs Of Moher
Potete dire di essere stati in Irlanda solo se avete visto le Cliffs of Moher, nella contea di Clare: imponenti scogliere a picco sul mare (214 metri). Suggerisco di andarci nel pomeriggio, se possibile, perché al mattino le scogliere hanno il sole alle spalle e la resa cromatica non è la stessa (sempre che ci sia un po’ di luce…). Peccato che le passeggiate lungo la cresta siano limitate e affollate, sarebbero altrimenti un gran bel trekking.
8. Ring Of Kerry: quasi come la Bretagna.
Altro bel tour lungo la costa dell’Irlanda del Sud Ovest. Come nel Connemara seguite i pulmini dei turisti. Strade strettine. Scorci spettacolari e in alcuni punti spiagge che ricordano le distese sabbiose della Bretagna. Ma se doveste scegliere fra Ring of Kerry e Sky Road, meglio la seconda.
9. Colazione Irlandese.
Da provare almeno una volta. Consiglio di sperimentare la colazione irlandese che servono nei B/B magari nei paesini non troppo turistici e commerciali. Essendo un impegno calorico non da ridere, meglio non abbondare in cibarie la sera prima (magari neanche tutto il giorno prima). Oltre a dell’ottimo bacon alla piastra con annesse uova, troverete burri e marmellate accanto ai salumi e a diversi tipi di porridge. Spesso vi serviranno anche salmone, pomodori grigliati, salmone, funghi ma anche interiora di agnello.
10. Kilkenny imperdibile, meglio di Galway.
Galway è da vedere, certo, ed è tappa obbligata se volete vedere le Aran. Ma ci ha un po’ deluso: troppo commerciale e secondo me se la tirano un po’ troppo. Se Galway ci restituisce un’atmosfera di turismo artificiale e sfruttato, Kilkenny ci ripaga con una aria genuinamente vivace e irlandese. Anche qui le stradine medievali, le case antiche, i colori, ma non da ambientazione Eurodisney. A Kilkenny è tutto da vedere, ma soprattutto non perdetevi il Castello, che stupisce.
11. Case colorate Kinsale e Cobh
I colori delle abitazioni in Irlanda sono generalmente una gioia per i fotografi, ma in queste due cittadine di mare la successione dei colori accesi (a Kinsale) e più pastellati (a Cobh) vi farà perdere l’equilibrio camminando, rischiando il torcicollo per quanto girerete a testa in su.
A Cobh potrete anche ammirare forse la più bella cattedrale d’Irlanda.
Non potevo trattenermi e l’immagine l’ho messa in copertina!
Viaggia in Europa
Di questi luoghi racconto le mie impressioni: emozioni, sorprese e delusioni. Viaggio per fare fotografie e fotografo per avere una scusa per viaggiare.
Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!
Scopri le meraviglie della natura in Europa leggendo gli articoli sul Delta del Danubio, con i suoi animali ed i suoi panorami, naviga verso le Isole Shetland oppure lasciati affascinare dalla Finlandia e dai suoi orsi bruni (che abbiamo visto anche con gli orsacchiotti in Romania)
Esplora la Francia viaggia dalla profumata Provenza con i suoi girasoli e la sua lavanda, alla Camargue, con le sue tradizioni e la Course Camarguaise, la corrida incruenta o attraversa le fredde acque della baia di Mont Saint Michel.
A presto!