Sukhothai è famosa per il suo meraviglioso parco storico che racconta la storia dell’antico Regno di Sukhothai, uno dei primi regni della civiltà Thai. Visitare Sukhothai è come fare un salto indietro nel tempo. Girovagare a piedi o in bicicletta tra i monumenti storici di questa antica città offre un assaggio della gloriosa storia e della cultura del paese.
Perdersi nei dettagli delle sculture e nel paesaggio che circonda le rovine è un’esperienza unica che rimarrà sicuramente uno dei momenti più memorabili della vostra vacanza in Thailandia.
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Informazioni generali sul Parco Storico di Sukhothai
Il sito è patrimonio dell’UNESCO sin dal 1991 e ospita circa 200 monumenti storici, tra i quali l’imponente Wat Mahathat e l’affascinante Wat Si Chum, ed è di solito inserito nei circuiti turistici come una tappa intermedia nei tour che vanno da Bangkok ad Ayutthaya ed arrivano fino a Chiang Mai ed al Triangolo d’Oro.
Proprio per il fatto di essere una tappa intermedia, lontana 4 ore di viaggio sia da Bangkok che da Chiang Mai, fa sì che il luogo non sia mai troppo affollato e conservi dei tratti di autenticità difficilmente riscontrabili nella più blasonata e turistica Ayutthaya.
Senza contare che il valore artistico e storico, la vicinanza ad un altro parco storico altrettanto interessante di Si Satchanalai e lo stato di conservazione, rendono, a mio avviso, questo luogo, esteticamente più bello e culturalmente più interessante.
Storia di Sukhothai
Sukhothai è stato uno dei regni più importanti della storia Thailandese. Partendo dalle sue origini misteriose, passando per il vibrante periodo d’oro, fino ad arrivare al declino successivo alla caduta del Regno, Sukhothai ha lasciato un’eredità interessante e duratura.
Alba della Felicità: le origini del Regno
La fondazione di Sukhothai, che in thailandese significa Alba della Felicità, avvenne intorno al 500 d.C. e secondo la leggenda ebbe origini divine. Si narra, infatti, che il Figlio del Lampo, il mitico re Phra Ruang (nome storico Chao Aluna Khmara), fosse nato dal matrimonio fra un uomo e una mitologica Principessa, probabilmente dei mitici Naga.
Fino al XIII secolo la città fece parte del grande impero Khmer che dominava il territorio e gran parte dell’odierna Cambogia. Fu solo nel 1238 Khun Bang Klang Thao, a capo di una vittoriosa insurrezione contro gli occupanti Khmer, si rese indipendente e stabilì a Sukhothai l’embrione di quello che poi diventò il primo grande regno Thai.
Khun Bang Klang Thao fu così proclamato Re di Sukhothai e prese il nome di origine sanscrita Pho Khun Sri Intraditya, traducibile come Re Sole con il potere di Indra, ma viene ricordato più semplicemente come Sri Indraditya, fondando la dinastia che sarebbe durata fino alla metà del XV secolo.
Il regno all’inizio era circoscritto a Sukhothai ed alla vicina città di Si Satchanalai, ma il figlio del nuovo re, Ramkhamhaeng, tra il 1279 ed il 1299 riuscì a riunire sotto il suo regno i territori che andavano dai confini con l’odierno Laos, a sud, fino quasi alla Malesia.
Periodo d’Oro
Guidato da re Ramkhamhaeng il regno raggiunse la massima estensione territoriale e prosperità culturale.
Durante questo periodo vennero poste le basi della moderna monarchia Thailandese, vennero promulgate importanti leggi morali ed etiche e venne introdotto il buddismo Theravada come religione ufficiale, influenzando fortemente la cultura e l’arte.
Ma re Ramkhamhaeng lasciò un’impronta indelebile nella cultura Thailandese, testimoniata dal testo di quella che gli storici chiamano Iscrizione Sukhothai 1, incisa in una grande stele a base quadrata oggi conservata al Museo Nazionale di Bangkok.
Si tratta della prima iscrizione in lingua Thai, la scrittura che sarà da quel momento adottata come alfabeto ufficiale. Oltre alla lingua ed alle usanze, fu proprio la scrittura uno dei fondamentali elementi di aggregazione delle comunità Thai che portarono al concetto di Nazione.
Declino e Caduta
Il declino di Sukhothai iniziò verso la fine del XIV secolo. Le pressioni provenienti dal crescente Regno di Ayutthaya e le rivalità interne indebolirono significativamente la forza politica del regno.
Ayutthaya erose progressivamente il potere ed i domini del regno che, nel 1378, divenne uno stato vassallo del Regno di Ayutthaya, prima della definitiva annessione avvenuta nel 1438.
Anche se perse l’indipendenza, il regno lasciò un’impronta indelebile, con le sue tradizioni continuate e integrate nel potente regno dei vincitori.
Miti e leggende
Come tutti i luoghi storici, anche Sukhothai è un luogo dove si intrecciano miti e leggende, alcuni dei quali sono particolarmente significativi ed aiutano ad entrare in contatto con la mentalità locale.
Le leggende e i miti di Sukhothai ne arricchiscono la storia, aggiungendo misticità e profondità spirituale e culturale all’antica città.
Queste storie non solo evidenziano l’importanza della città nella storia thailandese, ma riflettono anche le credenze e le tradizioni radicate della sua gente.
La leggenda dell’elefante bianco del re Ramkhamhaeng
Una delle leggende più simpatiche su Sukhothai parla del re Ramkhamhaeng e del suo venerato elefante bianco.
Si racconta che il re possedesse un maestoso elefante bianco, che nella cultura Thai rappresenta il simbolo del potere reale e del favore divino.
L’elefante non era solo un grande tesoro ed un vanto della casa reale, ma si riteneva che avesse anche una connessione spirituale con le Divinità. Durante uno dei suoi frequenti viaggi in giro per il Regno, il Re stava attraversando le fitte foreste della Thailandia settentrionale in groppa al suo elefante, quando, arrivando in una radura, l’elefante si fermò e si inginocchiò in segno di riverenza, lasciando intendere che quello fosse un luogo sacro.
Il Re interpretò questo comportamento come un segno divino e per questo decise di fondare proprio in quel luogo la città di Sukhothai.
La magia dello Stagno d’Argento: Traphang Ngoen
Un’altra intrigante leggenda che parla di Sukhothai è quella dello stagno sacro di Traphang Ngoen, che si trova nel parco storico di Sukhothai, e che si ritiene possieda proprietà curative magiche.
La leggenda racconta che in quel tempo la popolazione di Sukhothai era in grane difficoltà a causa di un prolungato periodo di siccità. I raccolti stavano seccando e le fonti d’acqua si stavano prosciugando, provocando una pericolosa carestia.
La gente si rivolse, allora, alle divinità con preghiere ed offerte, ma per un certo periodo di tempo non accadde nulla. Una notte, però, le divinità si rivelarono in sogno ad un monaco, dicendogli che di scavare in un punto preciso della città. Quando il monaco lo disse agli abitanti, un gruppetto di questi cominciò a scavare, portando ben presto alla luce una sorgente nascosta.
Nel giro di poco tempo la sorgente diventò uno stagno e prese il nome di Traphang Ngoen, o Stagno d’argento.
Si credeva che le acque di Traphang Ngoen fossero benedette dagli Dei e che chi si fosse immerso nello stagno o ne avesse bevuto l’acqua, sarebbe stato guarito dai suoi mali.
In questo modo lo stagno divenne un luogo di pellegrinaggio, attraendo persone da diverse parti del paese che arrivavano per avere benefici dalle sue acque miracolose. Ancora oggi, grazie a questa leggenda, lo stagno rimane un simbolo di benevolenza divina e guarigione.
I Templi e le costruzioni del Parco Storico di Sukhothai
Il Parco Storico di Sukhothai è un tesoro di arte antica e architettura thailandese. Qui, potete ammirare templi affascinanti, fare un giro in bicicletta tra le rovine* o programmare una visita guidata per approfondire la storia e il significato di questi antichi monumenti.
Costo del biglietto per un giorno: 150 bath
Itinerario di visita suggerito del Parco Storico di Sukhothai
Nomi e funzioni dei monumenti principali del Parco Storico di Sukhothai
Il parco ospita numerosi templi e strutture storiche, ognuno con un proprio significato. Wat Mahathat è il cuore religioso del parco, famoso per la sua grande statua di Buddha e le file di stupa. Wat Sri Sawai, con le sue tre torri, dimostra l’influenza khmer e ricorda un tempo tempio hindu. Wat Sa Si, pittoresco per il suo meraviglioso stagno e la singolare Chedi, offre uno scorcio sullo stile architettonico locale.Wat Trapang Ngoen è, invece, noto per la sua bellezza all’alba, con riflessi incantevoli sull’acqua. Ciascuno di questi luoghi racconta storie di epoche passate e di tradizioni spirituali.
Wat Mahathat
Wat Mahathat è Il Tempio della Grande Reliquia è l’edificio religioso principale di Sukhothai, e fu realizzato nel periodo compreso dal 1292 al 1347.
Il Wat Mahathat è caratterizzato da una grande Chedi, dove sono custodite delle reliquie del Buddha, attorno alla quale sorgono altre otto Chedi più piccole. Di queste le esterne sono in tipico stile Mon, mentre le più interne in stile Khmer.
Ai lati della stupa principale sono presenti due imponenti immagini del Buddha, denominate Phra Attharot, che incutono un senso di beatitudine e di autorità allo stesso tempo.
Wat Sa Sri (o Wat Sa Si)
Il tempio Wat Sa Sri si trova poche centinaia di metri a nord-ovest del Wat Mahathat ed è uno dei templi più graziosi del Parco Storico
Wat Sa Si fu costruito intorno alla fine del XIV secolo e si compone di una grande Chedi principale, affiancata da una Chedi più piccola e una sala delle assemblee. Poco più distante sempre nello stesso complessi ci sono una sala delle ordinazioni ed una statua del Buddha che cammina in stile Sukhothai.
La Chedi principale è a forma di campana, in stile cingalese a base quadrata e da un’iscrizione in pietra si è appreso che fu costruito come monumento destinato a custodire le ceneri del re Li Thai di Sukhothai.
Della Sala delle Assemblee in realtà rimangono solo le colonne ed una grande statua Buddha nella posizione di Bhumisparsha Mudra, il gesto della connessione con la terra e di sottomissione di Mara, che rappresenta il male.
Non lontano, su un’altra isoletta al centro dello stagno si trova la sala delle ordinazioni, raggiungibile con un piccolo ponticello
Wat Traphang Ngoen
Wat Traphang Ngoen, (o Tra Phang Ngoen) il Tempio del Lago d’Argento, si trova ad ovest del Wat Mahathat.
Si tratta di una grande Chedi in stile Sukhothai, con la cupola a forma di bulbo di fiore di loto appoggiata su di un basamento quadrato, decorato con quattro immagini del Buddha in corrispondenza dei punti cardinali.
Alla base della Chedi c’è una imponente immagine del Buddha nella posizione del Bhumisparsha Mudra, il gesto della connessione con la terra e di sottomissione di Mara, che rappresenta il male.
Staccata dal complesso si può notare la sala delle ordinazioni, che si trova su di un’isola artificiale raggiungibile con una passerella in legno.
Di fronte, accanto ad una Chedi minore si può ammirare una bellissima statua con un Buddha che cammina in Vitarka Mudra, il gesto dell’insegnamento e della discussione.
Approfondimento: Bhumisparsha Mudra
Nel Bhumisparsha Mudra il Buddha è seduto con mano sinistra appoggiata all’altezza dell’addome sulle gambe incrociate, mentre la destra, appoggiata sull’altra gamba, tocca il suolo con le dita.
Questo gesto fa riferimento ad uno degli eventi più importanti della storia dell’illuminazione del Buddha. Mentre era in meditazione sotto l’albero della Bodhi, infatti, il demone Mara, che rappresenta il male, gli mandò le sue tre figlie che cercarono di sedurlo e di distoglierlo così dalla meditazione profonda.
Il Buddha allora toccò il terreno con le dita, chiamando la madre terra a testimone di quanto stava accadendo. La Madre Terra apparve allora con le sembianze di una giovane ragazza che strizzo i capelli lunghissimi dai quali uscì un fiume d’acqua che spazzò via il demone e le sue figlie. Per questo Bhumisparsha Mudra è chiamato il gesto della connessione con la terra o della sottomissione di Mara.
Wat Sri Sawai (o Si Sawai)
Wat Sri Sawai è uno dei templi più antichi del parco storico di Sukhothai e risale alla fine del XII secolo circa, prima della fondazione del Regno.
Le tre grandi torri in stile Khmer circondate dal classico fossato, erano dedicate ad una triade della cultura hindu, probabilmente collegata al culto del dio Shiva, come si può intuire dei vari Lingam che sono visibili ancora oggi, anche se nello stesso luogo è stata rinvenuto un bassorilievo, oggi conservato nel museo locale, che raffigura il dio Vishnu nell’atto della creazione dell’universo.
Da notare che l’intero complesso è orientato a sud, fatto singolare per l’architettura religiosa Khmer, che però si può osservare in altri edifici della Thailandia nord-orientale, mentre non se ne trovano esempi ad Angkor.
Dopo l’indipendenza dall’impero Khmer, i templi vennero riconvertiti al culto buddista.
Wat Sri Chum
Wat Sri Chum (o Wat Si Chum) si trova nella zona nord del parco storico, al di fuori dalla cinta muraria principale.
La costruzione è famosa per la sala delle scritture (o mondop) con una grande immagine del Buddha parzialmente nascosto all’interno. Questa statua del Buddha, alta 15 metri e larga 11, è chiamato Phra Achana ed è la più grande di Sukhothai. Il Buddha è raffigurato nella posizione di Bhumisparsha Mudra, il gesto della connessione con la terra e di sottomissione di Mara, che rappresenta il male.
Phra Achana si traduce in Colui che non è spaventato ed era riportato su di un’iscrizione in pietra scoperta durante gli scavi al Wat Si Chum.
Leggenda dell’immagine del Buddha parlante
L’immagine di Phra Achana è anche conosciuta come Phra Pood Dai, il Buddha parlante. Si racconta, infatti, che re Naresuan, famoso per le sue guerre contro i Birmani, una sera tenne un discorso alle truppe dall’interno del tempio ed essendo nascosto alla vista dei soldati, i soldati credettero che fosse l’immagine del Buddha a parlare.
Wat Phra Phai Luang
Il Wat Phra Phai Luang si trova vicino alla porta di Sanluang, appena fuori dalla vecchia cinta muraria. Il tempio è una dei più antichi di Sukhothai e risale alla fine del XII, prima della fondazione del regno di Sukhothai ed era dedicato a Vishnu, solo più tardi convertito al culto Buddista.
La struttura è una torre in stile Khmer, unica sopravvissuta delle originali tre che costituivano il Tempio ed è decorata con rilievi raffiguranti scene della mitologia induista e della vita del Buddha, in uno stile simile a quello di Angkor.
Wat Sorasak
Il Wat Sorasak è un piccolo tempio situato nella zona centrale all’interno della vecchia città fortificata. Si trova in un’area lungo la strada per la porta di Sanluang nella cinta muraria della città settentrionale.
Secondo un’iscrizione trovata nel tempio ed ora conservata nel locale museo, Wat Sorasak fu costruita nel 1412 e prese il nome dal suo costruttore, Nai Intha Sorasak.
Wat Chang Lom
Wat Chang Lom si trova nella zona Nord ed è composta da una Chedi in Stile Sri Lanka a forma di campana. La Chedi è costruita su una base quadrata a tre livelli con una piattaforma decorata con file di elefanti, simile a quella visibile a Si Satchanalai.
Monumento di Re Ramkhamhaeng il grande
A 200 metri dall’entrata principale, sulla via che conduce al Wat Mahathat, si trova il monumento eretto in onore di re Ramkhamhaeng il Grande.
Re Ramkhamhaeng fu uno dei sovrani più importanti di Sukhothai e un personaggio fondamentale nella storia della Thailandia.
Durante il suo regno Sukhothai divenne un importante centro culturale, commerciale e militare, il sovrano, infatti, aprì alle relazioni economiche con la Cina, strinse alleanze con gli stati vicini ed accolse gli insegnamenti dei paesi vicini, contribuendo a far crescere l’artigianato ed il commercio.
Fu proprio grazie ai buoni rapporti con la Cina che gli artigiani Cinesi insegnarono agli artigiani Siamesi le raffinate tecniche per la manifattura della ceramica, le famose ceramiche di Sangkhalok sono appunto il frutto di questa antica collaborazione
Creò un’identità nazionale promuovendo l’adozione dell’alfabeto Thai, da lui inventato (o almeno sponsorizzato) ed introducendo nuove leggi civili e morali. Infine, non ultimo come importanza, introdusse il Buddismo Theravada come religione di Stato.
Museo Nazionale di Ramkhamhaeng (Ramkhamhaeng National Museum)
Per chi è appassionato, o semplicemente curioso di scoprire l’arte Thai, un’ottima occasione per una immersione totale è il Museo Nazionale di Ramkhamhaeng, dove sono custoditi i reperti archeologici ed i manufatti artistici della zona di Sukhotai. All’interno del museo sono esposti alcuni reperti importanti che un tempo facevano parte del parco storico e che sono stati rimossi per consentirne la conservazione, oltre ad una serie di reperti rinvenuti dagli scavi e da altri ritrovamenti. Qui ci sono antiche iscrizioni, statue del Buddha, armi primitive, antichi manufatti ed alcune stupende ceramiche di Sangkhalok.
Costo del biglietto 150 bath.
Visitare i siti storici in bicicletta
Girare in bicicletta è un modo fantastico per esplorare il parco.
Le prime ore del mattino e quelle del tramonto sono i momenti più belli, che permettono anche di godere di temperature più fresche e di una luce ottimale per qualche scatto iconico.
I sentieri ben curati permettono di visitare facilmente i monumenti sparsi su un’ampia area. È possibile noleggiare biciclette nei pressi dell’ingresso del parco, ma quasi tutte le homestays e gli hotel offrono la possibilità di averne una in prestito gratuitamente. Pedalare all’ombra degli alberi, sentire la brezza e fermarsi ad ammirare il tramonto tra i templi offre un’esperienza impagabile, complice anche il fatto che, specialmente di sera, i templi sono tutt’altro che affollati.
All’interno del parco ci sono cartelloni con le cartine che permettono di esplorare i monumenti in autonomia e con il proprio ritmo, in questo modo avrete anche la possibilità di scoprire qualche angolo meno conosciuto o un punto di vista originale.
Visite guidate
Le visite guidate sono perfette per chi desidera scoprire dettagli storici e culturali. Queste visite spesso includono informazioni che altrimenti potresti perdere da solo, con spiegazioni sull’architettura e sull’antica vita sociale di Sukhothai.
In realtà a Sukhothai non è così semplice trovare una guida locale, pertanto, informatevi prima della partenza, se potete, oppure andate alla biglietteria appena arrivati per avere informazioni.
Vi consiglio di consultare questo sito, come punto di partenza.
Eventi e Festival a Sukhothai
A Sukhothai, vengono celebrati numerosi festival che catturano lo spirito e la cultura della Thailandia.
Il più importante è sicuramente Loi Krathong, che si celebra nella notte della luna piena del dodicesimo mese del calendario lunare thailandese tradizionale, generalmente nel mese di novembre. Durante questa celebrazione, la tradizione vuole che si lascino andare nei fiumi delle piccole barche di banana adornate con fiori e candele, creando un incantevole gioco di luci e colori.
A Sukhothai, nella settimana precedente il Loi Krathong viene organizzata una festa di giochi di luci e musica, chiamata i Giorni di Sukhothai, con turisti e curiosi che arrivano da tutto il paese, una delle celebrazioni più importanti del paese che si protrae per quasi una settimana.
Infrastrutture e Trasporti
Sukhothai è ben collegata sia a Bangkok che a Chiang Mai, con diverse opzioni di trasporto. Una volta a Sukhothai, il trasporto locale è costituito quasi esclusivamente dalle biciclette e dagli scooter.
Come arrivare a Sukhothai da Bangkok
Partendo da Bangkok, si può raggiungere Sukhothai in diversi modi.
In aereo: ci sono voli diretti disponibili da Bangkok all’aeroporto di Sukhothai, che impiegano circa 1 ora e 20 minuti. Sicuramente l’opzione più costosa, ma anche quella più veloce. I costi variano dagli 80 ai 150 euro circa a tratta.
In autobus, ci sono partenze regolari dalla stazione Mo Chit di Bangkok. Il viaggio in autobus dura circa 6-7 ore. Molte compagnie offrono collegamenti diretti, spesso dotati di aria condizionata per un maggiore comfort. Questa è l’opzione più economica, con costi che vanno dai 9 ai 15 euro circa.
In treno si può raggiungere Phitsanulok e poi proseguire in autobus o taxi fino a Sukhothai. Il treno da Bangkok a Phitsanulok può impiegare tra 4 e 6 ore e costa da meno di 5 euro a oltre 30, ma il taxi per l’ultima tratta può essere costoso.
Come arrivare a Sukhothai da Chiang Mai
L’autobus è l’opzione migliore per raggiungere Sukhothai da Chiang Mai a. Gli autobus partono dalla stazione Arcade e il viaggio richiede circa 5-6 ore per un costo che varia da meno di 10 euro a oltre 30. Ci sono anche minivan, con orari più flessibili, ci mettono un po’ meno, ma nella mia esperienza sono più costosi e anche meno comodi e sicuri.
In auto, il viaggio è di circa 4-5 ore, a seconda del traffico. Questo ti dà la libertà di esplorare altri luoghi lungo il percorso, come ad esempio Lampang. Le strade sono generalmente in buone condizioni.
In treno si può raggiungere Phitsanulok (come da Bangkok è la stazione più vicina) e poi proseguire in autobus o taxi fino a Sukhothai. Il treno da Chiang Mai a Phitsanulok può impiegare tra 5 e 6 ore e costa da meno di 5 euro a oltre 30, ma il taxi per l’ultima tratta può essere costoso.
Non ci sono voli diretti tra Chiang Mai e Sukhothai.
Come muoversi a Sukhothai
A Sukhothai, si può esplorare la città in diversi modi. Noleggiare una bicicletta è la scelta più comoda, soprattutto all’interno del Parco Storico di Sukhothai e permette di muoversi liberamente tra i vari siti storici.
I tuk-tuk una buona opzione per le distanze più lunghe o per chi preferisce non pedalare. Assicuratevi di negoziare il prezzo prima di partire.
Per chi è da solo c’è l’opportunità di sfruttare i mototaxi, più spartani, ma anche più economici e flessibili. Potete anche scaricare l’app GRAB e prenotare con quella, di solito si paga in contanti al conducente.
Per chi cerca più comodità, le auto a noleggio sono un’opzione, a dire la verità non comodissima, tenuto anche conto che si guida sul lato opposto rispetto a quanto siamo abituati, una difficoltà che si aggiunge al traffico.
Geografia e Clima
Sukhothai è una regione affascinante della Thailandia, nota per la sua posizione centrale e i suoi parchi storici e naturali. Il clima della zona contribuisce significativamente alla bellezza naturale e all’atmosfera tranquilla.
Posizione Geografica
Sukhothai si trova nella parte centrale della Thailandia settentrionale, a circa 427 km a nord di Bangkok. È circondata da diverse province come Phitsanulok e Tak. Questa posizione strategica l’ha resa un punto di collegamento importante nel passato.
La città sorge in una fertile pianura, che ha supportato lo sviluppo agricolo della regione. I fiumi come il Yom attraversano la zona, garantendo risorse idriche cruciali alle attività locali. Tale conformazione del territorio ha influenzato in passato l’organizzazione degli insediamenti e delle attività umane.
Parchi e Ambiente Naturale
Sukhothai ospita molti parchi, il più famoso, ovviamente è il Parco Storico di Sukhothai. Potrai vedere antiche rovine e templi immersi in un ambiente verde. Gli ampi spazi verdi offrono un contesto sereno e sono ideali per passeggiate e pic-nic.
Non lontano da Sukhothai, il Parco Storico di Si Satchanalai offre un’altra occasione per immergersi nella storia della Thailandia. Si tratta di un parco ancora meno affollato di Sukhothai, ma altrettanto bello e con molte particolarità. Da visitare.
Il parco nazionale Ramkhamhaeng, (Khao Luang) è una zona di bellezza naturale dove montagne e foreste creano scenari spettacolari. La biodiversità è una delle caratteristiche più interessanti dell’area, con numerose specie da osservare, soprattutto per gli appassionati di BirdWatching.
Per saperne di più sulla Thailandia
Paesaggi, mare, città, montagne, persone, storia, tradizioni e spiritualità: la Thailandia offre tutto questo e molto di più. Il paese del sorriso accoglie i visitatori con un calore ed una gentilezza unica che vi conquisterà fin dal primo giorno.
Partiamo dalla capitale: Bangkok è una città che da sola potrebbe valere il viaggio. Scopritene le meraviglie e le gemme nascoste con la mia guida Bangkok cosa fare in uno o due giorni con itinerario
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Prima di partire controllate il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.
Viaggiare è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare una classica escursione in barca per godersi il sole ed il paesaggio.
Ciao, ci vediamo in Thailandia!