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Il Calendario Cinese Tradizionale origini e funzionamento

Il Calendario Cinese Tradizionale vanta una tradizione di oltre 4.000 anni di studio delle stagioni. Infatti già nel periodo Xia (XXI – XVI sec. a.C.) e durante la dinastia Shang (XVI – XI sec. a.C.) era in uso una versione molto simile al calendario che conosciamo oggi.

Gli studi alla base del calendario si fondano sull’osservazione dei movimenti della luna e del sole e su una combinazioni di avvenimenti che durante l’anno accadono nel nostro cielo.

A differenza di quanto accade in un calendario puramente lunare, il calendario cinese utilizza solstizi ed equinozi per calcolare l’inizio e la fine delle stagioni, per questo il calendario è denominato lunisolare.

Il Calendario Tradizionale Cinese, dopo la sua creazione durante la dinastia Xia, subì vari cambiamenti ed aggiustamenti. Grazie anche al progredire delle conoscenze, i calendari successivi furono di volta in volta più precisi.

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Storia del Calendario Tradizionale Cinese

Il Calendario ha avuto un ruolo importante nell’antica Cina, perché questo era un paese essenzialmente rurale e gli agricoltori utilizzavano il Calendario Tradizionale Cinese per programmare le attività da svolgere durante le varie stagioni dell’anno.

La regolarità dei raccolti produceva benessere per la popolazione e ricchezza per i sovrani. Non solo, la prosperità del popolo contribuiva a legittimare il potere dei nobili, ritenuti in grado di preservare l’armonia tra Cielo e Terra.

Per questo il Calendario Tradizionale era preparato annualmente dagli astronomi di corte, come prova che il potere dell’Imperatore fosse sancito dal Cielo. Secondo la tradizione cinese già nel 2254 a.C. l’imperatore Yao ordinò uno studio dei cicli annuali del cambio delle stagioni e durante la dinastia Shang ogni anno i matematici preparavano il calendario supervisionati da un ministro dell’Imperatore.

Praticamente ogni nuova dinastia cinese pubblicò annualmente un calendario ufficiale.

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Evoluzione del calendario cinese e sua diffusione

Nonostante la formale adozione del calendario gregoriano in seguito alla rivoluzione, nel 1912, il calendario lunisolare cinese è ancora adottato da una larga fetta della popolazione.

il calendario lunare in passato era ampiamente diffuso anche in occidente. Ne è testimone la definizione che si trova nel dizionario Treccani: “mése s. m. [lat. mēnsis, continuazione di una voce indoeuropea che significava «mese» e «luna]” che lascia intendere comei mesi nell’antichità fossero un frutto proprio dall’osservazione della luna.

L’attuale formulazione del Calendario è in voga fin dall’anno 104 a.C., quando ne fu ripristinata una versione già in uso nella dinastia Xia oltre 2000 anni prima di Cristo ed oggi è utilizzato in gran parte dell’Asia, anche se non ovunque in modo ufficiale.

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Calcolo dei mesi nel Calendario Tradizionale Cinese

Il calendario stabilisce che il giorno del Capodanno coincida con la prima luna nuova dopo l’ingresso del Sole nel segno dell’Acquario. In termini a noi più familiari la data varia di anno in anno e cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.

Ma veniamo ai calcoli: anticamente si riteneva che indicativamente un ciclo completo della fase lunare fosse di circa 29 giorni e mezzo, anche se per la precisione sono 29,5306 giorni. Per comodità però vennero adottati mesi di 29 giorni, che portavano però ad un anno fatto di 354 giorni contro i 365 giorni ed un quarto (0,2422) dell’anno solare.

Siccome questa impostazione del calendario lunare a lungo andare produceva uno sfasamento delle stagioni, si idearono fin dall’antichità dei metodi per “far quadrare i conti”, come d’altro canto viene fatto nel nostro calendario con l’anno bisestile.

Il calendario tradizionale cinese prevede oggi che alcuni mesi siano di 29 giorni ed altri di 30 (come già detto il tempo esatto di un mese lunare sarebbe 29,5306 giorni), ma con questo metodo i calcoli non tornano..

Per far quadrare i conti ogni due o tre anni occorre un anno bisestile: in questi anno non si inserisce un nuovo mese, ma ne viene duplicato uno esistente secondo un calcolo complicatissimo. Basti sapere che il mese duplicato non può essere ne’ gennaio ne’ dicembre. Ogni periodo di 19 anni ha così sette anni di tredici mesi e dodici anni con dodici mesi (vedi paragrafo successivo)

Ad esempio nel 2020 è stato duplicato il quarto mese.

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Come si chiamano i mesi nel Calendario Cinese

I mesi nel Calendario cinese e nella lingua cinese non hanno un nome vero e proprio, ma si indicano con il numero del mese seguito dalla parola yuè 月 che significa anche luna.

L’inizio di ogni mese coincide con la luna nuova, ovvero quando la Luna è completamente oscurata dal sole, ovviamente per chi guarda dalla Cina, a circa 120 gradi est di Greenwich.

Per capire il numero del mese in cui ci si trova, occorre comprendere il concetto di termine principale che è il momento in cui il Sole, nel suo moto apparente attorno alla Terra, ha percorso un angolo di trenta gradi.

Il punto di partenza corrispondente a zero gradi (o 360°) coincide con la posizione del Sole il giorno dell’equinozio di primavera. Il termine principale 1 si ha tornando indietro 30 gradi, ovvero a 330 gradi, il termine principale 2 a 0 gradi, il termine principale 3 a 30 gradi, e così via.

Ogni mese prende il numero del termine principale in cui si trova. Nel caso in cui capiti che un mese si estenda su due termini principali, non si tiene conto del secondo.

Una regola importante è però che il termine principale 11, che coincide col solstizio d’inverno, deve sempre cadere nel mese numero 11. In questo modo, quando ci si trova a contare 13 lune piene tra l’undicesimo mese di un anno e l’undicesimo mese dell’anno successivo (fra due solstizi d’inverno), l’anno che segue sarà di 13 mesi.

Poiché in tale anno c’è almeno un mese che non contiene nessun nuovo termine principale, il mese che non ha un nuovo termine da cui prendere la numerazione, questo diventa un mese aggiuntivo, che porta lo stesso numero del mese precedente.

Come si chiamano i giorni della settimana

Anche i giorni della settimana non hanno un nome vero e proprio e si indicano con numeri da 1 a 6, mentre l’ultimo giorno della settimana, la domenica è detto il giorno del sole (sun – day) o del cielo.

星期一 (xīngqī yī)lunedì
星期二 (xīngqī èr)martedì
星期三 (xīngqī sān)mercoledì
星期四 (xīngqī sì)giovedì
星期五 (xīngqī wǔ)venerdì
星期六 (xīngqī liù)sabato
星期日o 星期天 (xīngqī rì o xīngqī tiān)domenica
Il Calendario Cinese Tradizionale origini e funzionamento > https://www.massimobasso.com/il-calendario-cinese-tradizionale/

Funzionamento delle stagioni nel Calendario Tradizionale Cinese

Il susseguirsi delle stagioni nel Calendario Tradizionale Cinese segue un ciclo analogo a quello nostro, ma differisce in diversi particolari. La differenza più evidente consiste nelle date di inizio e fine delle stagioni, che risultano sfasate rispetto alle nostre.

Il Calendario infatti descrive l’osservazione della natura e ne segue il ciclo vitale, il nostro calendario invece utilizza convenzionalmente come inizio e fine di ogni stagione le date di solstizi ed equinozi.

Pur essendo un calendario che parte dall’osservazione dei cicli lunari, anche nel Calendario Tradizionale Cinese il solstizio d’estate ed il solstizio d’inverno sono considerate date di riferimento. Utilizzando come punto di partenza queste due date, infatti, l’anno viene diviso in 24 periodi, uno ogni 15 giorni circa, analogamente al calendario Giapponese.

Leggio il mio articolo su i 24 Periodi Solari o Microstagioni dell’anno Cinese

Calendario cinese tradizionale, come si dice buon anno in cina
Buon anno in Cinese

La numerazione degli anni nel Calendario Tradizionale Cinese

Il conteggio degli anni, in antichità, non fu concepito nel modo a cui siamo abituati. In genere gli anni venivano contati dall’insediamento del regnante di turno. Questo sistema cominciò durante la dinastia Zhou (841 a.C.) e prima di questa dinastia non è possibile datare in maniera precisa gli eventi.

Le date venivano così conteggiate dal primo anno della dinastia,fino a che una nuova dinastia prendeva il potere. Con la presa di potere ricominciava la numerazione.

Questo fino al contatto con l’occidente.

Il sistema di numerazione continua di tipo occidentale

Dopo il contatto con l’Occidente, ad opera dei missionari (soprattutto gesuiti), venne introdotto il concetto di numerazione continua. Con esso nacque l’esigenza di stabilire una data di inizio della numerazione.

Per ovvi motivi la data non poteva essere quella della nascita di Cristo, ma doveva essere legata alla tradizione del paese.

Calcolo delle date e conteggio degli anni

La storia della Cina antica si perde nella notte dei tempi pertanto sulla data effettiva della partenza del conteggio non ci fu subito un accordo, ma venne in larga parte adottata la data dell’inizio del regno dell’Imperatore Giallo.

Ma anche la data sulla quale calcolare l’inizio dei conteggi, il cosiddetto “anno zero” del calendario è discordante. Stando ad alcune correnti la data può essere fissata al 61° anno di regno, corrispondente al nostro 2.637 a.C. Altri fonti invece fissano la data di inizio del suo regno nel 2697 a.C.

Stando a questo sistema di datazione il 2024 sarebbe l’anno 4.721 dell’era cinese.

Queste date differiscono esattamente di 60 anni, in questo modo la scelta dell’una o dell’altra non incide sulle sequenze del calendario sessagenario o ciclo degli steli celesti gambo-ramo, utilizzato per lo zodiaco cinese.

Altri sistemi di numerazione continua

Altri sistemi di numerazione continua fissano diverse partenze (fonte: https://it.xcv.wiki/wiki/Chinese_calendar):

  • Yáo, dall’inizio del regno dell’imperatore Yao nel 2156 a.C. per il quale l’anno corrente sarebbe il 4177
  • Gònghé, con inizio dall’insediamento di una forma di governo pseudo repubblicana che ebbe inizio nell’841 a.C., per il quale l’anno corrente sarebbe il 2862
  • Era Confuciana, con partenza dall’anno di nascita di Confucio nel 551 a.C., per il quale l’anno corrente sarebbe il 2572
  • Numerazione dell’Unità, a partire dall’inizio del regno di Qin Shi Huang nel 221 a.C., per il quale l’anno corrente sarebbe il 2242

Successo della numerazione continua di tipo occidentale

Complice del decadimento dell’uso della numerazione per dinastia fu l’avvento della Repubblica. Utilizzare date che non ricordassero i nomi degli imperatori decaduti contribuiva infatti a delegittimarne il potere. Fu così che il primo gennaio 1912 tredicesimo giorno dell’undicesimo mese dell’anno 4609 del regno dell’Imperatore Giallo diventò il primo giorno della Repubblica Cinese. La scelta fu subito popolare anche fra gli emigrati oltreoceano e ben presto si diffuse a macchia d’olio.

Nessuno dei sistemi, che ho citato per curiosità, ha oggi una diffusione universale e la Cina attualmente adotta la numerazione degli anni a partire dalla nascita di Cristo, per semplicità immagino.

Calendario tradizonale cinese e 24 periodi dell'anno cinese--2

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Influenza nel mondo del Calendario Tradizionale Cinese

Anche in altri paesi dell’Asia sono stati adottati in passato modelli di calendari tradizionali derivanti da quello cinese. In Corea il calendario tradizionale è lo stesso, anche quello Vietnamita, ma al posto del coniglio, nello zodiaco troviamo il gatto. Il Calendario Tradizionale giapponese è simile, ma con alcune metodologie di calcolo che provocano a volte discordanze. Anche in Tibet viene usato un calendario simile, ma con nomi diversi.

In passato anche i Turchi Celesti o Göktürk, un popolo che spodestò gli Unni da una porzione di Asia centrale fino alla seconda metà del 500 d.C., adottò questo calendario contribuendo a diffonderlo dalla Mongolia all’Europa. Ne troviamo traccia addirittura in alcuni documenti dei popoli bulgari antichi.

Comune in Asia ed in India nel medioevo, se ne trova traccia negli annali rurali in Persia dove fu bandito per legge nel 1925 (e questo ne testimonia l’importanza)

In questo altro articolo sono riportati i nomi e le ricorrenze dei 24 periodi dell’anno cinese, con le relative corrispondenze nel calendario gregoriano.

Ogni periodo ha una propria denominazione derivata dall’osservazione della natura e basata sul susseguirsi delle stagioni.

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Calendario tradizonale cinese e 24 periodi dell'anno cinese--2
Scorcio della Grande Muraglia Cinese in inverno

Per imparare qualcosa in più sulla Cina cosa c’è di meglio di un libro? Leggi i miei consigli nell’articolo Otto libri per un viaggio in Cina

FAQ Calendario Cinese

Quanti mesi ci sono nel Calendario Cinese

In alcuni anni ci sono 12 mesi ed in altri ci sono 13 mesi, sono detti anni bisestili

Quanti giorni ci sono in un mese nel Calendario Cinese

Ogni mese ha 29 o 30 giorni

Come si chiamano i mesi nel Calendario Cinese?

I mesi in cinese si chiamano con il numero del mese, (mese 1, mese 2 ecc.)

Come si chiamano i giorni della settimana in Cinese?

I giorni della settimana si chiamano con i numeri (giorno 1, giorno 2 ecc) tranne la domenica che si chiama xīngqī rì giorno del sole o xīngqī tiān giorno del cielo.

Che segno zodiacale è associato al 2024?

Il 2024 è l’anno del Drago e del Legno

Che segno zodiacale è associato al 2025?

Il 2025 è l’anno del Serpente e del Legno

Che segno zodiacale è associato al 2026?

Il 2026 è l’anno del Cavallo e del Fuoco

Per saperne di più sulla Cina

La Cina, a dispetto dell’immagine che ci siamo fatti nei tempi moderni, è un paese pieno di fascino e di storia. Un paese che è stato teatro di importanti scoperte che hanno cambiato il corso della storia, come la carta, la stampa, la bussola e, tristemente, la polvere da sparo.

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Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

Per immergerti nell’atmosfera, prima, durante o dopo leggi un libro, magari scelto fra quelli che consiglio nell’articolo otto libri per un viaggio in Cina

Altri articoli interessanti sulla cultura della Cina sono quelli su Guan Yin, la Signora della Compassione, sul calendario tradizionale cinese, sul Capodanno Cinese e sulla leggenda di Nian Shou il mostro del Capodanno cinese.

Scopri le destinazioni più interessanti come Hong Kong, il porto profumato o la riserva di Chengdu con i suoi Panda Giganti.

Ciao, a Presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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