I Matsuri d’autunno in Giappone
I Matsuri d’autunno o festival d’autunno, sono un’opportunità unica di vivere il Giappone per chi programma una visita da settembre in poi. Per ragioni di tempo e di spazio, ho scelto solo alcune delle numerose feste che si celebrano ogni anno. In Giappone sono infatti numerosissime le celebrazioni che derivano da tradizioni antiche e legate alla spiritualità o alla religione.
Molte di queste festività hanno derivazioni shintoiste ed erano in genere dedicate ai Kami, ovvero alle divinità, per chiedere indulgenze per il futuro o fare ammenda per il passato. Questi Matsuri hanno in genere un qualche riferimento ad avvenimenti naturali, ad un particolare momento di una stagione o ad una congiunzione astrale. Essi celebrano avvenimenti come la fioritura dei ciliegi o la raccolta del riso.
I Matsuri sono in genere feste locali, infatti ogni festività, pur avendo radici religiose condivise, è radicata nelle tradizioni dei paesi e quartieri delle città che li ospitano. Sono tanti i Matsuri per ciascuna stagione che, pur avendo delle caratteristiche in comune, sono unici e diversi tra loro.
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Takayama Matsuri
Il primo dei Matsuri d’autunno è celebrato tra il 9 e il 10 ottobre, è il Takayama Matsuri. Questa festa in realtà si ripete due volte l’anno, seppure con diverse caratteristiche. La stessa festa viene infatti celebrata ogni anno anche in aprile. Questo è uno dei Matsuri più famosi e si svolge nella città antica di Takayama. In questa occasione, sfilano tanti carri su cui sono posizionate “karakuri ningyo”, ovvero delle marionette danzanti che mettono in scena degli spettacoli a diversi orari della giornata.
Assieme ai carri fanno parte della processione del Matsuri anche piccoli templi shintoisti costruiti per essere trasportati e messi in mostra in queste occasioni. Il festival dura due giorni e il momento assolutamente imperdibile è la sera del primo giorno, o YoMatsuri. Durante lo YoMatsuri, i carri sfilano nell’atmosfera particolare delle luci serali e la gente si riunisce nelle strade ricche di musiche e bancarelle.
Nada No Kenda
Il Nada no Kenka Matsuri è un altro Matsuri d’autunno che si svolge il 14 e il 15 di ottobre presso il Matsubara Jinja a Himeji. In questa festa dedicata al combattimento sette carri addobbati e tre portantine che si scontrano tra di loro in battaglia. Si tratta di un Matsuri di derivazione shintoista a cui prendono parte soli uomini. Questi ultimi imbracciano i carri e le portantine che fanno poi parte dello spettacolo di lotta.
Gli uomini indossano vestiti tradizionali giapponesi come i jika-tabi, stivali tradizionali, il fundoshi, un tipo di indumento simile a quello dei lottatori di sumo, protezioni per il corpo sul braccio sinistro e delle bandane i cui colori indicano la loro età. Nel primo giorno di celebrazione, le portantine ed i carri ricevono benedizioni dalle divinità; il secondo giorno si apre con sfilate e preparazioni all’evento principale. Una volta terminati, si passa allo scontro che può essere, alle volte, anche molto pericoloso e per questo motivo il festival è strettamente sorvegliato. Una volta terminata la lotta si ritorna alla preghiera.
Jidai Matsuri
Il 22 di ottobre si continua con i festeggiamenti per il Jidai Matsuri. Questa festa viene celebrata a Kyoto sin dal 1895 quando fu istituita in occasione dell’anniversario della fondazione della città. Di tutta la festa il momento culminante è il Jidai Gyoretsu, ovvero una sfilata tradizionale in cui coloro che partecipano indossano abiti caratteristici e si dividono nelle varie strade della città.
I vari costumi da loro indossati sono rappresentativi delle varie epoche attraversate dalla storia giapponese, da qui il nome che si può tradurre come “Festa delle Ere Storiche”. Si ripercorre, attraverso l’abbigliamento, tutta la storia della città sin da quando era capitale del Giappone – prima di essere sostituita da Tokyo nel 1868 – dal periodo Heian fino all’epoca Meiji.
Il corteo termina con l’arrivo al santuario Heian Jingu. A guidare la parata c’è la commissione onoraria della festa che dirige la sfilata in carrozze trainate da cavalli costruite in uno stile ottocentesco. Della commissione fanno solitamente parte il governatore della prefettura di Kyoto e il sindaco di Kyoto e altri personaggi di spicco. A chiudere la parata sono invece gruppi di partecipanti che onorano la spiritualità shintoista imbracciando due mikoshi (piccoli templi trasportabili) contenenti gli spiriti dell’imperatore Kammu e dell’imperatore Komei, il primo e l’ultimo imperatore provenienti da Kyoto.
Kurama No Hi Matsuri
Il Kurama No Hi Matsuri o festa del fuoco, si festeggia il 22 di ottobre a Kurama, paesino nascosto tra le montagne vicino a Kyoto.
Questo Matsuri d’autunno è la rievocazione dello spostamento della protettrice della corte imperiale. La divinità Yuki Myojin fu infatti trasferita da Kyoto a Kurama, in seguito al grande terremoto di Kyoto del 940. Il nord, dove si trova Kurama, era allora considerato la porta di accesso degli spiriti malvagi, quindi, per accompagnare la divinità lungo il cammino, il sentiero venne illuminato da fiaccole e fuochi per accompagnare e proteggere la processione dell’Imperatore.
I festeggiamenti durano tutto il giorno, ma il momento che tutti attendono è la sera, quando, verso le 18 vengono accesi fuochi davanti agli edifici principali ed inizia la caratteristica processione con le torce di pino.
Le dimensioni delle torce che ognuno trasporta sono rapportate all’età. Le più grandi possono arrivare a più di 80 kg e raggiungere i 5 metri d’altezza!
La fiaccolata si conclude con gruppi di persone che portano in spalla i mikoshi al santuario del paese. Una festa spettacolare.
I Matsuri, un’opportunità unica
I Matsuri d’autunno sono dei festival estremamente caratteristici che evidenziano la cultura giapponese in tutta la sua unicità, mostrandone alcune delle tradizioni meno conosciute al pubblico.
Prendere parte alle celebrazioni di uno dei Matsuri è un’opportunità unica di avvicinarsi alla cultura ancestrale giapponese, alla spiritualità e anche alla storia giapponese. Queste celebrazioni di carattere locale, offrono la possibilità di immergersi nelle realtà più piccole del Giappone, lontane dalla frenetica vita nelle megalopoli per cui il Paese è famoso.
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Infine Nara, con i suoi siti di straordinaria bellezza: il “Parco dei cervi” ed il Tempio Todaiji che ospita il Grande Buddha.
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Poi avventurati in questo fantastico paese partendo da Tokyo, che puoi vedere anche in questo breve video di Tokyo in tre minuti. Immergiti in una Onsen, come le scimmie delle nevi di Jigokudani o scatta un bellissimo selfie sullo sfondo dei coloratissimi Torii del santuario Fushimi-Inari Taisha.
Insomma, non c’è da annoiarsi..
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