In viaggio per fotografare i Colibri’
Il colibri’ è stato da sempre un’importante figura per le popolazioni del Sud e del Centro America. I Maya e gli Aztechi lo hanno da sempre considerato una divinità rappresentandolo su dipinti e sculture.
Ad esempio Huitzilopochtli, scritto anche Uitzilopochtli (“colibri’ del sud” o “colui che viene dal sud”), secondo la mitologia azteca era il dio della guerra e del sole, protettore della città di Tenochtitlán, su cui ceneri sorge oggi Città del Messico.
I Maya consideravano questi uccelli creature sacre che possedevano poteri di guarigione, soprattutto le piume erano considerate magiche. Una antica leggenda narra che quando si vede un colibri’ qualcuno da lontano manda auguri e amore.
Tempo di lettura stimato: 8 minuti
Indice
ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.
I miei colibrì
Diversamente da quanto si potrebbe pensare ho avuto il mio primo incontro con un colibrì durante un viaggio in Canada e non in Sudamerica.
Sì, i colibrì in estate arrivano fino al Canada e all’Alaska, lo sapevate? Mi trovavo sull’isola di Vancouver per fare un trekking in solitaria sulla costa, il West Coast Trail ed ero stato attratto dalle mangiatoie per i colibrì esposte da alcune case.
Subito questi uccelli mi avevano affascinato, ma l’incontro non ebbe un seguito. Il primo dell’anno del 2011 invece, in visita all’acquario di Genova, nella sala dei colibrì, ebbi la folgorazione :-)
Dopo aver visto alcune foto di questi uccelli su riviste e sul web mi venne la voglia di cimentarmi. Ovviamente non è che oggi si decide e domani si va in giardino a fare delle prove.. manca la materia prima.
Quindi?
Come fotografare i colibri’?
Quando mi interessa qualcosa cerco di documentarmi e dopo un po’ di tempo ero pronto. Biglietto per il Costa Rica, macchina fotografica pronta e un bel po’ di presunzione da aspirante fotografo. Nella mia presunzione, però, ero stato saggio ad affidarmi a una guida e famoso fotografo per imparare l’arte.
Nonostante la bravura del maestro non è che dall’oggi al domani si diventi esperti. Fotografare richiede, tempo, preparazione, studio ed impegno. Questo non ovviamente limitato alla tecnica fotografica pura e semplice, ma occorrono studio dell’ambiente, degli animali (o delle persone) e ad un minimo di cultura fotografica.
Un ingrediente che per molto tempo ho sottovalutato è una buona dose di umiltà, ma questa mia passione per i colibrì e per la fotografia, me l’ha insegnata.
Prima di riuscire a fare una bella foto di un colibrì in totale autonomia mi ci ho sono voluti quattro viaggi e qualche anno.
Per capire occorre avere qualche informazione in più su questi ucccelli, sul loro comportamento e sull’ambiente nel quale vivono, oltre ad una buona padronanza delle tecniche fotografiche.
Impariamo a conoscere i colibrì
I colibrì sono fra gli uccelli più piccoli e particolari del mondo. Sono presenti solo nelle americhe dal Cile all’Alaska ed il loro peso varia tra i 2,5 e i 6,5 grammi mentre la lunghezza va dai 6 ai 12 cm.
Ciò che li rende particolari è la caratteristica di battere le ali fino a 80 volte al secondo. Questo permette loro di rimanere fermi nell’aria per potersi cibare comodamente del nettare presente nei fiori senza appoggiarsi e danneggiarli. Non solo, il loro metodo di sbattere le ali consente loro di volare anche all’indietro, rendendoli di fatto unici!
Questi uccelli sono talmente piccoli cha hanno bisogno di nutrirsi in continuazione. Per riposare nelle ore notturne, non avendo riserve di grasso, essi cadono in uno stato di torpore simile al letargo. Questo trucco consente un grande risparmio di energia durante il sonno, ma anche nei periodi in cui il cibo può scarseggiare.
Comportamento
I colibrì di solito sono solitari e difendono il loro territorio con estrema aggressività. Compiono acrobazie per dimostrare controllo sul territorio al fine di proteggere le fonti di cibo o durante la stagione riproduttiva.
Essi si nutrono principalmente del nettare dei fiori, ma anche in minima parte di insetti.
Al fine di attrarre questi uccelli, in tutto il continente americano è diffusa l’abitudine di porre all’esterno delle case delle mangiatoie. Queste mangiatoie sono contenitori di liquidi con dei buchi adatti a contenere una miscela di acqua e zucchero dei quali i colibrì sono ghiotti.
Alcune foto sono in vendita su Adobe Stock
Ma il flash danneggia i colibrì? Se vi chiedete se io usi il flash, la risposta è sì, se vi chiedere quale sia l'impatto del flash sui colibrì e sugli animali in genere leggete questo articolo sul flash nella fotografia naturalistica.
Fotografi dei Colibrì
Tutte le caratteristiche peculiari di questi uccelli fanno sì che fotografarli in volo non sia esattamente un lavoro intuitivo. Per questo ci ho messo un po’ di tempo ad acquisire una certa padronanza non solo della tecnica fotografica, ma anche dell’esperienza per attrarli e fotografarli.
Ma come tutte le cose guadagnate, questo mi ha dato grande soddisfazione.
E adesso godetevi le immagini:
Alcune foto sono in vendita su Adobe Stock
Scopri di più su Centro e Sudamerica
Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!
Il Centro ed il Sud America sono destinazioni imperdibili, dove la natura e la cultura si fondono in maniera superba.
Scopri il Costa Rica, dove la natura è protagonista! Puoi vedere splendide fotografie dei colibrì, scoprire le tartarughe del parco Tortuguero o ammirare le splendide piante ed i fiori del Costa Rica.
Un po’ di avventura? Prova a cercare l’oro in un villaggio del Darien con gli indigeni Embera a Panama e a scoprire la favolosa natura di questa destinazione.
Se questo non ti basta scopri la foresta amazzonica in Ecuador, il parco Yasuni, un’esperienza che difficilmente ti lascerà indifferente
Se vuoi esplorare in modo più mirato puoi trovare un elenco degli articoli su Centro e Sudamerica oppure scegliere dagli argomenti presenti a fondo pagina.
Ciao, a presto!