Cosa fare a Chiang Rai in un giorno e oltre itinerario e PDF

Chiang Rai si trova nel nord della Thailandia, circondata da colline e montagne ed immersa in un’area naturale di grande importanza per il paese. La cittadina, con profonde radici storiche e secolari tradizioni, offre una miscela affascinante di cultura, natura e arte contemporanea.

Oltre ai famosi templi, ai vibranti mercati ed alla vivace vita serale intorno alle zone più turistiche, vi attende un’immersione nella bellezza naturale delle colline del Triangolo d’Oro, dove potrete attraversare fiumi e visitare piantagioni di tè e caffè, riconvertite dopo la proibizione della coltivazione dell’oppio. Questa regione è un terreno fertile per gli avventurieri e gli amanti del paesaggio che cercano di scoprire un lato meno conosciuto della Thailandia, fare incontri con minoranze etniche o semplicemente godersi la rilassante vista del rigoglioso paesaggio.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell’articolo (clic per aprire)

Cosa non vi potete perdere a Chiang Rai

A Chiang Rai, non potete perdervi:

  • il celebre Tempio Bianco, o Wat Rong Khun, un’opera d’arte unica nel suo genere che incanta tutti i visitatori con le sue incredibili sculture e dettagli architettonici
  • la casa museo di Tawaan Duchanee, il Baan Dan Museum o Casa Nera, con i dipinti provocatori e le affascinanti sculture
  • il Tempio Blu o Wat Rong Suea Ten, con la sua atmosfera magica nei toni del cobalto
  • la Torre dell’Orologio e lo show che va in scena ogni sera
  • il Wat Phra Kaew, dove fu scoperto originariamente il Buddha di Smeraldo, oggi in mostra al Palazzo Reale di Bangkok

Non dimenticare di fare una visita al Night Bazar di Chiang Rai per assaporare la cucina locale e scoprire l’artigianato regionale. Mentre Chiang Mai può essere più conosciuta tra i viaggiatori, Chiang Rai offre un’esperienza più autentica e meno turistica, perfetta per chi cerca nuove scoperte.

Monumento a Re Mengrai, il fondatore del Regno di Lanna
Monumento a Re Mengrai, il fondatore del Regno di Lanna

Itinerario di Visita a Chiang Rai in Due giorni con Mappa

Vi propongo un itinerario in due giorni, un po’ impegnativo. Se avete più tempo Vi consiglio di dedicare 2 giorni a Chiang Rai e almeno un giorno a visitare il Triangolo d’Oro (in realtà non imperdibile, ma non si può venire qui e dire di non averlo visto) e le colline di Mae Salong, vero spettacolo della natura.

Il tempo è tiranno, pertanto vi consiglio di svegliarvi presto al mattino del primo giorno e di cominciare subito con il Tempio Bianco prima che sia troppo affollato. Anche il Tempio Blu è bello senza folla, ma potete anche visitarlo nel tardo pomeriggio quando le folle dei turisti mordi e fuggi si sono diradate (di solito, ma non sempre).

Negli itinerari ho incluso le visite più interessanti, ma se avete tempo vi consiglio di visitare anche gli altri luoghi che ho descritto, a me sono piaciuti molto anche i posti meno turistici e più intimi come il Wat Mengrai Maharaj.

Se volete indicazioni su come organizzarvi per i trasporti andate in fondo all’articolo, se invece volete una guida, magari che parli italiano e che vi coinvolga nella cultura locale, vi consiglio i miei amici di Tatinya Tours (qui Facebook e qui Instagram).

Io la prima volta in Thailandia ho girato con loro e sono Super!

Itinerario del primo giorno

  • Tempio Bianco – Wat Rong Khun (potete anche andarci con un tour organizzato*)
  • Wat Huay Pla Kang, il Tempio e Statua di Guan Yin
  • La Casa Nera è il Museo Baan Dam
  • Il Villaggio Karen 
  • Wat Phra Kaew il Tempio del Buddha di Smeraldo di Chiang Rai
  • Wat Phra Singh o Tempio del Buddha Leone di Chiang Rai
  • Il Tempio Blu o Wat Rong Suea Ten (in alternativa, se siete vicini, potete visitarlo, il mattino presto prima di visitare il Tempio Bianco)
  • La Torre dell’Orologio di Chiang Rai
  • Il Mercato Notturno Night Bazar
  • Il Mercato del Sabato – Saturday Night Market

Itinerario del secondo giorno

  • La cittadina di Chiang Saen
  • Sop Ruak, il Triangolo d’oro (potete anche andarci con un tour*)
  • Casa dell’oppio o Museo dell’oppio (fuori Chiang Saen)
  • Mae Salong
  • Pong Phrabat Hot Springs (sulla strada del ritorno)
  • Il Tempio Blu o Wat Rong Suea Ten (se non l’avete già visitato)
  • Il Tempio Rosso di Chiang Rai o Wat Chiang Yuen 
  • Monumento a Re Mengrai 

Ho preparato una mappa interattiva con i principali luoghi interessanti e gli itinerari che ho proposto. Cliccate sull’immagine per accedere alla mappa interattiva che apre in una nuova finestra.

Cartina di Chiang Rai Interattiva con indicazioni stradali e itinerario pdf
Cartina di Chiang Rai Interattiva con indicazioni stradali e itinerario

Storia e Cultura di Chiang Rai

Chiang Rai fu fondata nel 1262 come capitale del Regno di Lanna da re Mengrai, una delle figure più importanti della storia del nord della Thailandia. La città fu scelta per la sua posizione strategica e la sua fertilità, che la rendevano ideale per l’agricoltura e il commercio. 

Fra vicende alterne e rivalità mai sopite con Chiang Mai, che era nel frattempo diventata la capitale ufficiale, la città fu teatro di scontri e battaglie fino al XVI secolo, quando il Regno di Lanna cadde sotto il dominio birmano, e Chiang Rai subì una serie di invasioni e occupazioni. Questo periodo di dominazione durò fino alla fine del XVIII secolo, quando il re Taksin del Regno di Thonburi (precursore del moderno Regno di Thailandia) riuscì a liberare il nord della Thailandia dai birmani.

Nel XIX secolo, dopo esserne stata per lungo tempo vassalla, Chiang Rai divenne parte del Regno di Rattanakosin, l’attuale Regno di Thailandia. La città continuò a crescere e svilupparsi, beneficiando delle riforme amministrative e delle infrastrutture introdotte dai re thailandesi.

I Re Thai di Lanna, Sukhothai e Phayao uniti contro i Mongoli -Re Mengrai - Re Mangrai
I Re Thai di Lanna, Sukhothai e Phayao uniti contro i Mongoli – Tempio di Wat Chedi Ngam, Fang, Thailandia Photografie di Fabian Frederick Blanford

Musei sulla Storia e sulla Cultura di Chiang Rai

Chiang Rai è una città ricca di patrimonio storico e culturale. Il legame profondo con il buddismo è evidente nei suoi templi, mentre i musei raccontano storie di antiche tradizioni e dell’influenza dell’oppio sulla regione.

Ogni tempio racconta una storia unica del passato della comunità e dell’evoluzione spirituale della regione. Questo rende Chiang Rai un meraviglioso punto di incontro tra storia antica e pratiche religiose. E appena fuori da Chiang Rai il Triangolo d’Oro e i villaggi delle minoranze etniche raccontano la storia di un passato più recente, ma altrettanto affscinante. scopriamolo insieme!

Monumento a Re Mengrai

Il primo monumento a meritare una visita, non tanto per il valore artistico, quanto per il vaolre storico, è il monumento a Re Mengrai (o Mangrai), il fondatore di Chiang Rai e figura fondamentale della storia Thai. Fu probabilmente solo grazie alla sua resistenza che il sudest asiatico non fu invaso dalle orde Mongole del Kublai Khan

Mengrai nacque nel 1238 nell’odierna Chiang Saen, una cittadina che si affaccia sul fiume Mekong ed era il figlio del re di Ngoenyang. Dopo essere salito sul trono nel 1261, iniziò a espandere la propria influenza territoriale e, sotto la sua guida, la capitale fu spostata da Ngoenyang a Chiang Rai nel 1262. Questa mossa segnò il primo passo importante verso la creazione del Regno di Lanna.

Il monumento è una statua in bronzo costruita nel 1964, che raffigura Re Mengrai in piedi, con una spada, simbolo del suo ruolo come guerriero e leader. Questo monumento è un luogo di grande importanza storica e culturale, visitato sia dai locali che dai turisti che vogliono rendere omaggio al fondatore della città.

Monumento a Re Mengrai, il fondatore del Regno di Lanna
Monumento a Re Mengrai, il fondatore del Regno di Lanna

La Torre dell’Orologio di Chiang Rai

La Torre dell’Orologio di Chiang Rai, chiamata Chalermphrakiat Clock Tower, è il punto di riferimento nel cuore della città. Progettata dall’artista locale Chalermchai Kositpipat, lo stesso del Tempio Bianco, la torre si distingue per il suo design unico che fonde elementi tradizionali thailandesi con uno stile moderno. La struttura dorata, alta 25 metri, è decorata con intricati motivi e sculture che rappresentano la cultura e la storia di Chiang Rai. La torre è particolarmente affascinante alla sera, quando allo scoccare delle 19, delle 20 e delle 21 si illumina con luci colorate che creano un spettacolo visivo e sonoro (vedete qui il mia storia su Instagram – scorrete fra l’archivio). Situata vicino all’area pedonale, la torre dell’orologio è circondata da caffè, ristoranti e negozi, che la rendono un luogo popolare per i visitatori e i residenti.

Museo Oub Kham

Il Museo Oub Kham è fondamentale per chi è interessato alla cultura del regno Lanna. Qui, potrai esaminare manufatti preziosi, costumi tradizionali e un’eccezionale collezione di tesori storici. Il museo fornisce dettagli affascinanti sull’influenza culturale della regione.

Hill Tribe Museum – museo delle minoranze etniche

Un altro museo di interesse è il Hill Tribe Museum, che presenta esposizioni sulla vita e le tradizioni delle tribù delle colline. Queste esposizioni mettono in luce l’importanza della diversità culturale nella regione e il ruolo dell commercio dell’oppio nella storia economica locale.

Casa dell’oppio o Museo dell’oppio (fuori città)

Il Museo dell’Oppio, o Casa dell’Oppio, è un museo privato situato vicino a Chiang Saen nella provincia di Chiang Rai che esplora la storia e l’impatto della coltivazione dell’oppio sulle popolazioni della zona. Inaugurato nel 2003, il museo presenta un’esposizione che percorre idealmente un ciclo di 12 mesi di quella che era la vita delle popolazioni legate alla coltivazione dell’oppio. Le sezioni cominciano dalla sua introduzione in Thailandia a ad opera degli immigrati della vicina Cina e affrontano poi i temi della coltivazione del papavero, della produzione ed del commercio nonché dell’impegno per uno stile di vita alternativo a seguito del divieto di coltivazione. Interessante.

Il Museo dell'Oppio o Casa dell'Oppio
Il Museo dell’Oppio o Casa dell’Oppio

I mercati

Il Mercato Notturno Night Bazar

Fra i mercati della città di Chiang Rai, il famoso Chiang Rai Night Bazar è sicuramente il più rappresentativo, anche se in tono minore rispetto a quelli di Bangkok o Chiang Mai. In compenso bazar di Chiang Rai offre un’esperienza più autentica, con una selezione di artigianato locale, souvenir e abbigliamento a prezzi accessibili.

Il Mercato del Sabato – Saturday Night Market

Il Saturday Night Market di Chiang Rai è un vivace mercato settimanale che si svolge nel centro città. Offre una vasta gamma di cibi locali, artigianato, abbigliamento e souvenir. L’atmosfera è animata da musicisti e artisti di strada, rendendolo un luogo ideale per esplorare la cultura locale e gustare delizie thailandesi.

Tutte le meraviglie di Chiang Rai nel dettaglio

Chiang Rai è ricca di opere iconiche e architetture uniche che riflettono la cultura e il talento artistico della Thailandia settentrionale. L’area offre una prospettiva affascinante sullo stile della regione, dalle tonalità vivaci del Tempio Blu all’architettura mozzafiato del Tempio Bianco.

Il Tempio Bianco o Wat Rong Khun

Nell’epoca di Instagram, il Tempio Bianco o Wat Rong Khun è un must per chi visita Chiang Rai. Il Tempio, un’opera di grande valore artistico e religioso, ha anche l’apprezzatissima qualità di essere particolarmente fotogenico, o per dirla meglio, istagrammabile e per questo è sfruttato da viaggiatori ed influencer per catturare foto da postare sui vari social. 

Al di là della popolarità su Instagram e Tiktok, il Tempio Bianco è un’opera straordinaria, progettata da Chalermchai Kositpipat, un eclettico artista thailandese architetto, scultore e pittore, che non smette di stupire con le sue straordinarie idee (sì, è lo stesso della Torre dell’Orologio). Questo complesso artistico e religioso si distingue per le sue intricate decorazioni in gesso bianco e specchi scintillanti, nonché per i provocatori dipinti che rappresentano momenti iconici dell’era moderna.

Attraversando il ponte simbolico verso l’ubosot principale, fra le mani tese che emergono dall’acqua, ci si immerge in un mix di surrealismo e buddismo.

Ogni dettaglio ha un significato profondo, culturale, etico e religioso e vi prenderà per mano in un viaggio nella spiritualità. Non mancate di visitare il museo che espone le opere del visionario Chalermchai e la grotta fantastica che ripercorre simbolicamente le tappe del cammino verso l’illuminazione.

Provate anche voi un tour collettivo guidato del Tempio Bianco, della Casa Nera e del Tempio Blu*
Il Tempio Bianco di Chiang Rai Wat Rong Khun
Il Tempio Bianco di Chiang Rai – Wat Rong Khun

La Casa Nera è il Museo Baan Dam

La Casa Nera o Baan Dam Museum, viene spesso associata nei programmi turistici alla visita al Tempio Bianco*. L’opera, o, meglio, l’insieme delle opere progettate dal defunto artista Thawan Duchanee, è un complesso di edifici, la maggior parte in legno scuro, all’interno dei quali si trovano installazioni artistiche particolari, che vanno dai dipinti di animali fantastici, rappresentativi della spiritualità thailandese, alle sculture, alle installazioni sonore. 

La loro disposizione riflette tanto il talento eclettico dell’artista, quanto le tradizioni locali. L’architettura dell’edificio e le opere esposte suscitano forti emozioni e profonde riflessioni Se volete saperne di più leggete l’articolo sulla Casa Nera di Chiang Rai.

Baan Dam Museum - La Casa Nera di Chiang Rai di Tawan Duchanee
Baan Dam Museum – La Casa Nera di Chiang Rai di Tawan Duchanee

Il Tempio Blu o Wat Rong Suea Ten

Il Tempio Blu o Wat Rong Suea Ten è facilmente riconoscibile per la predominanza delle tonalità cobalto e dei dettagli dorati. Questo recente tempio combina arte tradizionale e moderna per una cornice di impatto ed ha guadagnato una rapida popolarità fra i turisti.

Soprattutto l’interno del Tempio principale è particolarmente suggestivo: la grande statua di Buddha e i riflessi blu e oro creano un’atmosfera serena e mistica.

È un eccellente spunto per fotografie suggestive!

Ma il tutto non si ferma qui, infatti tutto intorno è un’esplosione di animali mitologici, sempre nelle tonalità di blu e oro, oltre a raffigurazioni di personaggi religiosi in continua evoluzione ed espansione.

Consiglio di visitarlo il mattino presto, prima delle 9, quando l’afflusso di gente è minore e si vive un’atmosfera più intima. Intorno al tempio alcune bancarelle vendono oggetti interessanti di artigianato anche locale

Il Tempio Blu o Wat Rong Suea Ten a Chiang Rai
Il Tempio Blu o Wat Rong Suea Ten a Chiang Rai

Il Tempio Rosso di Chiang Rai o Wat Chiang Yuen 

Il Wat Chiang Yuen o Tempio Rosso è l’ultima aggiunta alla serie di templi colorati di Chiang Rai. Nonostante le informazioni su questo Tempio siano difficilmente reperibili, si tratta di un tempio recentemente ristrutturato e destinato a diventare un altro must nei luoghi iconici della città Thailandese. All’interno è decorato con le tonalità del rosso mattone e nella sala principale spicca una statua dorata del Buddha.

All’esterno un grande Elefante con un mala al collo domina la scena e controlla chi entra nel giardino.

Wat Chiang Yuen o Tempio Rosso
Wat Chiang Yuen o Tempio Rosso

Wat Phra Kaew il Tempio del Buddha di Smeraldo di Chiang Rai

Il Wat Phra Kaew, un tempo dimora del famoso Buddha di Smeraldo, simbolo della Monarchia Thailandese, è uno dei siti più venerati della città e sebbene la statua originale sia ora a Bangkok, qui potrete trovarne una replica in giada.

Il tempio ha una storia antica ed era originariamente conosciuto come Wat Pa Yeah o Pa Yah, la cui traduzione letterale significa Tempio della foresta di bambù.

Oggi il Buddha di Smeraldo si trova nella Cappella Reale del Wat Phra Kaew a Bangkok e viene considerato il protettore della nazione thailandese, ma in questo tempio ce n’è una copia.

La cosa che apprezzerete di più visitando questo luogo sarà la tranquillità dei giardini ed il senso di profonda venerazione che il tempio riceve dalla comunità locale. Inoltre, all’interno troverete il Saengkaew Museum, un museo gratuito istituito nel 1995 e molto interessante che custodisce tantissimi reperti archeologici legati al culto buddista.

Ma facciamo un salto indietro nel tempo.


Storia del Buddha di Smeraldo

Una leggenda narra che il Buddha di Smeraldo sia stato scolpito con l’aiuto di Indra e Vishnu nel 43 a.C. dal Venerabile Nagasen Thera di Pataliputra (ora Patna – in Bihar, uno Stato dell’India). 

A seguito di una guerra civile, l’immagine fu trasportata nello Sri Lanka allo scopo di salvarla dalle razzie e lì rimase per circa due secoli dimenticata. 

La statua venne poi donata ad una delegazione del re Birmano Anurudha di Pagan, che si era recata in Sri Lanka per avere una copia delle Sacre Scritture Buddiste (il Tripitaka). Durante il viaggio, però, la nave naufragò e la statua cadde nelle mani dell’Impero Khmer e trasportata prima ad Angkor, poi a Sri Ayudhaya, a Lopburi ed infine a Kampaeng Phet.

Nel 1390 Il re Mahabhrom di Chiang Rai si impossessò dell’immagine e la trasferì a Chiang Rai, ricoprendola di stucco e nascondendola all’interno dello stupa della pagoda di Wat Pa Yiah, come allora si chiamava il Tempio.

Wat Phra Kaew a Chiang Rai - il Tempio del Buddha di Smeraldo
Wat Phra Kaew a Chiang Rai – il Tempio del Buddha di Smeraldo

Nel 1434 d.C. un fulmine colpì la chedi del Tempio e al suo interno fu trovata la statua del Buddha. La statuetta fu trasferita nella residenza dell’abate, il quale un giorno notò che lo stucco sul naso si era scrostato e che l’immagine all’interno era di colore verde. Rimuovendo tutto lo stucco, l’abate scoprì nuovamente il Buddha di Smeraldo.

Il re di Chiang Rai, Samfangkaen, mandò allora una delegazione con un elefante per portare il Buddha di Smeraldo a Chiang Mai, ma ogni volta che l’elefante arrivava ad un incrocio con la strada per la città di Lampang, cercava di recarsi in quella città.

Questo fu interpretato come un segnale divino e così il Buddha di Smeraldo rimase a Lampang per 32 anni, fino al 1468. Successivamente cominciò il suo pellegrinaggio che lo portò in varie parti del regno, fino all’attuale dimora di Bangkok.

Spostamenti del Buddha di Smeraldo nel tempo:

  • Chiang Rai 45 anni, dal 1391 al 1436
  • Lampang 32 anni dal 1436 al 1468
  • Chiang Mai 85 anni dal 1468 al 1553
  • Laos (prima Luang Prabang e poi Vientiane) 225 anni dal 1553 al 1778
  • Bangkok dal 1778 ad oggi

Interno del Museo al Wat Phra Kaew a Chiang Rai - il Tempio del Buddha di Smeraldo
Interno del Museo al Wat Phra Kaew a Chiang Rai – il Tempio del Buddha di Smeraldo

Wat Phra Singh o Tempio del Buddha Leone di Chiang Rai

Il Wat Phra Sing, il cui nome significa Tempio del Buddha Leone, è uno dei più importanti e venerati Templi della regione. La sua costruzione risale al XIV secolo, durante il regno del re Saen Phu di Lanna, e nel corso dei secoli ha subito diverse ristrutturazioni e ampliamenti.

Il Tempio ospita una replica della venerata statua del Buddha Phra Sing del XIV secolo, mentre l’originale si trova a Chiang Mai all’interno del Tempio che porta lo stesso nome.

Oltre che per la statua del Buddha leone, il Wat Phra Sing è famoso per il suo bellissimo chedi (stupa) in stile Lanna, caratterizzato da una base quadrata e una guglia dorata.

All’interno del complesso templare si trovano poi diversi edifici, fra i quali una sala di preghiera principale(viharn), il cui ingresso è sorvegliato da due leoni bianchi, (Singha, in thailandese). A fianco troverete la sala delle ordinazioni (ubosot) con una stupenda facciata in legno intagliata con bellissime decorazioni. Il tempio è anche noto per la sua biblioteca, che conserva antichi manoscritti su foglie di palma, testimonianza della ricca tradizione letteraria e religiosa della regione.

Oltre al suo valore artistico e storico, il Wat Phra Sing è un luogo di grande importanza spirituale per la comunità locale. I fedeli si recano qui per pregare, fare offerte e partecipare alle numerose cerimonie e festività religiose che si svolgono durante l’anno. 

Soprattutto nelle giornate di pioggia troverete stupendo immergersi nell’atmosfera di pace e serenità che lo circonda.

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Wat Mengrai Maharaj

Per chi ama godere della spiritualità in un’atmosfera raccolta e lontano dalle folle, il Wat Mengrai Maharaj è sicuramente un Tempio adatto.

Questo importante e trascurato tempio si trova in cima ad una piccola collinetta ed è dedicato a Re Mengrai, il fondatore della città e del regno Lanna. Esternamente si presenta con un’architettura tradizionale, impreziosita da intricati dettagli in legno e decorazioni artistiche, ma sono la sua atmosfera ed il relativo isolamento a renderlo una meta speciale.

Si accede al tempio tramite una breve scalinata, accompagnati dagli immancabili serpenti Naga che fungono da decorazione e da protezione. Una volta raggiunto il piano ci si trova in un ampio spiazzo dove ci sono l’ubosot ed una piccola cappella dedicata a Phra sivali, il protettore dei viaggiatori.

Perdetevi nei giardini e godetevi la visita, di solito non c’è nessuno…

Wat Mengrai Maharaj
Immagine di Phra Sivali, il patrono dei viaggiatori a Wat Mengrai Maharaj

Cosa vedere nei dintorni di Chiang Rai

Wat Huay Pla Kang, il Tempio di Guan Yin

Il Wat Huay Pla Kang, noto anche come il Tempio di Guan Yin o Kuan Yin in Thai, è un complesso templare situato nella provincia di Chiang Rai, a circa 8 chilometri dal centro della città ed è famoso per la sua enorme statua di Guan Yin. Questa figura religiosa, che incarna Il Bodhisattva della Compassione, nella religione buddista cinese è elevata al rango di Divinità, come Dea della Misericordia.

La statua, alta oltre 70 metri, è una delle più grandi rappresentazioni di Guan Yin in Thailandia e può essere vista da chilometri di distanza.

Arrivati alla base, dove si parcheggia l’auto, si può usufruire della navetta per arrivare alla base della statua e cominciare l’esplorazione.

Una delle esperienze più interessanti che potrete vivere al Wat Huay Pla Kang è, infatti, la possibilità di salire i 23 piani all’interno della gigantesca statua. Entrando nella base della statua, vi troverete di fronte a una serie di scale che vi condurranno verso l’alto, ma ovviamente potrete anche salire con l’ascensore, come fanno tutti. 

Wat Huay Pla Kang – Statua e Tempio di Guan yin-3
Wat Huay Pla Kang – Statua e Tempio di Guan yin-3

Consiglio di percorrere a piedi la scale dei piani superiori e di ammirare gli intricati decori che le adornano, fra scene della vita del Buddha ed animali fantastici, che contribuiscono ad aumentare la misticità del luogo.

Raggiungendo i livelli superiori della statua, avrete l’opportunità di ammirare il panorama mozzafiato sulla campagna circostante attraverso le finestre presenti. Da questa prospettiva privilegiata, nelle belle giornate rimarrete affascinati dalla bellezza del paesaggio, con le sue colline verdeggianti e i campi rigogliosi.

Ovviamente, visto il grande afflusso di visitatori, una volta in cima dovrete aspettare un po’ per fare la classica foto all’interno della sala sommitale, ma con un po’ di pazienza …

Il complesso del tempio è composto da altri edifici e strutture, fra i quali una stupenda pagoda a 9 piani, la cui vista dall’alto è particolarmente suggestiva.

Inoltre, una volta ritornati alla base, consiglio di scendere lungo la grande scalinata bianca delimitata dai grandi serpenti Naga, particolarmente fotogenici.

Wat Huay Pla Kang – Statua e Tempio di Guan yin-2
Serpenti sulla scalinata del Wat Huay Pla Kang – Statua e Tempio di Guan yin

La cittadina di Chiang Saen

Chiang Saen è un’affascinante città vicino al confine con il Laos e il Myanmar. La sua posizione strategica lungo il fiume Mekong l’ha resa un importante centro commerciale e culturale sin dall’antichità. Chiang Saen è nota per i suoi numerosi templi e rovine storiche, testimonianze del suo glorioso passato come antica capitale del regno Lanna. Tra i siti più interessanti vi sono il Wat Phra That Chedi Luang, un imponente tempio con uno stupa dorato, e le rovine delle antiche mura della città. 

Interessante anche il Museo Nazionale che espone antichi manufatti e opere d’arte provenienti dalla città e dalla regione circostante, testimonianze sulle minoranze etniche residenti nel bacino del fiume Mekong. Inoltre, vi sono esposte anche statue di Buddha ed interessanti manufatti del periodo Lanna

La regione è anche famosa per la produzione di tè Oolong di alta qualità e per i suoi caratteristici mercati locali, dove è possibile trovare prodotti artigianali e specialità gastronomiche della regione. 

Phra Buddha Nawa Lan Tue, Statua del Buddha d'oro a Sob Ruak
Phra Buddha Nawa Lan Tue, Statua del Buddha d’oro a Sob Ruak

Sop Ruak, il Triangolo d’oro

Il punto più famoso della zona è il villaggio di Sop Ruak situato nel punto in cui il fiume Ruak incontra il Mekong. Questo luogo segna il confine tra Thailandia, Laos e Myanmar, noto anche come il Triangolo d’Oro, un tempo il centro del commercio dell’oppio. 

Oggi, Sop Ruak offre ai visitatori panorami mozzafiato sui fiumi e sulle colline circostanti, oltre a numerose opportunità per esplorare la cultura e la storia della regione. 

Da qui potrete raggiungere facilmente il Museo dell’Oppio oppure fare uno splendido giro in barca lungo il Mekong toccando quasi contemporaneamente il confine fra i tre stati. 

Suggestivo soprattutto a tramonto.

Punto panoramico sul Triangolo d'oro a SoB Ruak situato nel punto in cui il fiume Ruak incontra il Mekong
Punto panoramico sul Triangolo d’oro a SoB Ruak situato nel punto in cui il fiume Ruak incontra il Mekong

Mae Salong

Mae Salong è una pittoresca cittadina di montagna nota per le sue piantagioni di tè e situata all’interno di un’area montuosa punteggiata da villaggi di minoranze etniche quali gli Akha, gli Yao, i Karen e gli Hmong. Il centro abitato si trova alla sommità dell’omonimo rilievo Doi Mae Salong, ad un’altitudine di oltre 1100 metri e si presenta come un affascinante miscela di culture thai e cinesi, con templi colorati e bancarelle che vendono prodotti locali. 

Qui oltre ai vari tipi di tè potrete assaggiare tanti tipi di fiori e di bacche essiccati che vengono utilizzati per preparare tisane ed infusi, e non mancano le stranezze come le piccole larve essiccate e salate da mangiare come patatine. 

Vincete il blocco mentale e provatele, sono croccanti e molto gustose!

Mae Salong offre anche opportunità per il trekking, con sentieri che si snodano attraverso le montagne e le piantagioni di tè. Con il suo clima fresco, la bellezza naturale e l’atmosfera rilassante, troverete una destinazione ideale per una fuga tranquilla nella Thailandia del nord.

Qui potete visitare aziende agricole che offrono degustazioni e tour guidati, esplorando il processo tradizionale del tè nella regione.

In primavera, la zona è particolarmente affascinante grazie ai fiori che colorano le colline intorno a Doi Mae Salong.

Piantagioni di tè nella zona di Mae Salong
Piantagioni di tè nella zona di Mae Salong

Una breve storia degli insediamenti cinesi della zona

La città è nota anche Santikhiri, termine che letteralmente significa La Collina della Pace, un termine adottato in seguito ad una serie di vicissitudini occorse a cavallo della metà del secolo scorso, vediamo insieme quali.

L’influenza della cultura cinese che non mancherete di notare nella zona di Mae Salong risale, infatti, ai tempi della Guerra Civile Cinese.

Verso la fine del 1949, dopo anni di sanguinosa guerra civile, il Partito Comunista di Mao riuscì ad avere ragione del Kuomingtan, l’Esercito Nazionalista guidato dal Generale Chiang Kai-Shek.

In seguito alla sconfitta, Chiang Kai-Shek, le truppe a lui fedeli e tutti coloro che avevano sostenuto le sue idee, per evitare rappresaglie dovettero scappare dalla Cina e rifugiarsi sull’isola di Taiwan. Tuttavia, una parte delle truppe della 93ma Divisione continuè a combattere nella regione dello Yunnan, nella Cina sud-occidentale. 

Dopo l’occupazione di Kunming (capitale dello Yunnan) da parte dei comunisti nel gennaio del 1950, oltre 12.000 soldati nazionalisti si rifugiarono in Birmania, nello stato di Shan per sfuggire alle rappresaglie dei comunisti. 

Ben presto però, l’esercito Birmano, alleato dei comunisti di Mao, cominciò a dare la caccia ai fuggiaschi, ingaggiando una guerriglia destinata a protrarsi per oltre un decennio.

Supportate dagli Stati Uniti con armi e finanziamenti, le truppe Nazionaliste Cinesi resistettero 11 anni, fino a che, nel 1961, ai circa 4.000 uomini rimasti fu concesso di varcare il confine thailandese, di insediarsi a Mae Salong e di godere di una sorta di asilo politico garantito dal governo thailandese, all’epoca filoamericano.

Questi soldati cinesi furono chiamati Truppe Cinesi Irregolari e a partire dalla fine del 1969, furono utilizzati dal governo Thailandese per combattere i militanti armati del Partito Comunista Thailandese.

A corto di soldi e con conoscenza del territorio, le Truppe Irregolari Cinesi si dedicarono ben presto al fiorente mercato del traffico dell’oppio, diventando mercenari al soldo del più potente trafficante di oppio ed armi del Triangolo d’Oro: il Re dell’Oppio Khun Sa.

Negli anni 70 Mae Salong, divenne la roccaforte dei mercenari Cinesi, nonché uno dei principali siti di produzione di eroina del sud-est asiatico. 

Soltanto verso la fine degli anni ’80, l’esercito thailandese, con il supporto dagli Stati Uniti, riuscì a ridimensionare i narcotrafficanti e diede inizio alla riconversione delle culture, sostituendo il papavero da oppio con il tè.

Mae Fa Luang
Casa e sala da té a Mae Fa Luang

La riqualificazione del territorio e la Fondazione Mae Fah Luang

Motore di questa trasformazione fu la Fondazione Mae Fah Luang, promossa dalla Principessa Srinagarindra. La Principessa Madre e suo figlio, il venerato Rama IX, visitarono personalmente molte volte la zona di Mae Salong per convincere la popolazione ad abbandonare la coltura del papavero in favore di quella, purtroppo inizialmente meno redditizia, del tè. 

In particolare, la Principessa Madre fu la promotrice di una serie di interventi ambientali e sociali che riqualificarono l’intera regione. Nella sue visite alla regione si spinse spesso in luoghi remoti, dove veniva trasportata con l’elicottero, per evitarle estenuanti spostamenti con mezzi scomodi. 

L’immagine Principessa Madre che scendeva dal cielo diede origine al nome della fondazione: Mae Fah Luang che significa Regina Madre (che proviene) dal Cielo, il titolo usato affettuosamente dalle minoranze etniche per rivolgersi a Sua Altezza Reale.

Oggi, a distanza di anni, Santikhiri rappresenta una delle principali destinazioni turistiche della provincia di Chiang Rai e le piantagioni di oppio sono state interamente sostituite dalle piantagioni di Tè.

Pong Phrabat Hot Springs

Queste sorgenti naturali sono famose per le loro acque calde ricche di minerali, che si ritiene abbiano proprietà terapeutiche e curative. 

Il posto è carino e ci sono delle piccole vasche esterne gratuite in cui poterte immergere i piedi. In alternativa ci sono della piscine all’interno dell’area attrezzata. I prezzi partono da 70 bath, più l’eventuale affitto degli asciugamani.

Quando arriverete alle terme (gratuite o non) ci saranno delle bancarelle che vendono le uova. E' tradizione, per chi va alle terme, comprare le uova e cucinarle come uova sode nelle acque termali, un'usanza che avrete modo di osservare in tutta la Thailandia, se avrete la fortuna di girarla un po'.

Le sorgenti sono suddivise in diverse aree, ognuna con vasche di diverse temperature, che vi consentiranno di scegliere quella con la temperatura più adatta. Oltre alle vasche termali, il sito offre anche sentieri naturalistici, aree pic-nic e un piccolo mercato dove è possibile acquistare prodotti locali e souvenirs.

Villaggi Kayan (Karen o Kayan Lahwi o Padaung)

Kayan, conosciuti anche come Karen, sono uno dei tanti gruppi etnici che compongono il variegato mondo delle tribù delle montagne (hill tribes) della Thailandia del Nord.

Il nome completo della tribù è Kayan Lahwi, ma sono chiamati anche Padaung ed appartengono al gruppo dei Red Karen, una minoranza etnica originaria dello Yunnan, ma stabilitasi in Birmania sin da tempi remoti. In seguito alla repressione delle minoranze operata dal governo birmano, molti villaggi sono stati evacuati e le persone si sono stabilite al di là del confine nella Thailandia del nord

Fra tutte le particolari tradizioni di questo popolo, quella che suscita il maggior interesse dei visitatori è il cosiddetto allungamento del collo delle donne, frutto della singolare usanza di indossare numerosi anelli di ottone proprio intorno al collo stesso. 

In realtà si tratta di spirali di ottone che le fanno apparire come se avessero un collo straordinariamente lungo, ma che in realtà causano una deformazione fisica delle spalle e delle clavicole facendole collassare sotto il peso del pesante fardello.

Questa caratteristica ha conferito alle donne di questa tribù il soprannome di donne giraffa o semplicemente donne dal collo lungo, come tradotto con semplicità dall’inglese long neck

Le origini di questa tradizione non sono chiare e le teorie partono da presupposti completamente discordanti, tanto che qualcuno sostiene che questi anelli un tempo servissero a rendere le donne meno attraenti, mentre altri sostengono che fosse un attributo di bellezza. Altri ancora sostengono che gli anelli servissero come protezione o per imitare le sembianze di animali mitologici.

Ragazzina di etnia Karen - le donne col collo lungo
Ragazzina di etnia Karen – le donne col collo lungo

Il risultato è comunque quello che le donne portano al collo grandi cerchi in ottone, che possono arrivare a pesare quasi cinque chili e che rendono questo gruppo etnico interessante e particolare.

Le visite a questi villaggi sono regolamentate e soggette al pagamento di un biglietto d’ingresso, che aiuta a sostenere la popolazione e sono diventate una parte integrante dell’esperienza nel Nord della Thailandia.

Questi villaggi offrono la possibilità di approcciarsi alle tradizioni delle minoranze etniche in Thailandia in un contesto protetto, offrendo al tempo stesso un’opportunità di lavoro alla popolazione. I villaggi si trovano principalmente nella regione montuosa intorno a Chiang Mai e a Chiang Rai e ce n’è uno a circa venti minuti di auto dal centro di Chiang Rai, dove è stata scattata la foto qui pubblicata.

Minoranze etniche

Intorno a Chiang Mai è possibile incontrare anche altri gruppi di minoranze etniche, come gli Akha, i Lu Mien e i Lahu. Queste comunità portano avanti una serie di tradizioni particolari, dall’abbigliamento, ai copricapi, all’artigianato, ai balli e alle festività locali. 

Un viaggio in queste zone consente di immergersi nelle pratiche agricole e negli stili di vita unici, lontani dalla vita urbana. La musica e la danza tradizionale sono parte fondamentale delle celebrazioni e con una buona organizzazione è possibile assistere alle rappresentazioni tradizionali. Sperimentare questi eventi offre una visione autentica delle identità culturali che compongono il mosaico sociale della regione.

Consigli di Viaggio e Alloggi

Come Raggiungere Chiang Rai da Chiang Mai

Per raggiungere Chiang Rai da Chiang Mai, avete diverse opzioni:

Autobus: Potete prendere un autobus dal terminal degli autobus di Chiang Mai (Arcade Bus Terminal) per Chiang Rai. Gli autobus partono frequentemente durante il giorno e il viaggio dura circa 3-4 ore. Il prezzo del biglietto parte da meno di 5 euro. Si parte dalla stazione di Chiang Mai e si arriva alla Stazione di Chiang Rai

Minivan: I minivan sono un’ottima alternativa ai bus, a prezzi generalmente un po’ più alti, ma comunque contenuti. I van sono di solito più flessibili dei grandi autobus per quanto riguarda eventuali piccole deviazioni o fermate intermedie prima della destinazione. Alcuni offrono anche i servizio di prelievo in hotel o, in alternativa, chiedono di recarsi presso la sede del fornitore. Prezzi a partire da 18 euro.

Taxi: Potete prenotare un taxi privato o un servizio di navetta per un viaggio più comodo e diretto da Chiang Mai a Chiang Rai. Questa opzione è più costosa rispetto all’autobus, ma offre maggiore flessibilità e comfort.

Auto a noleggio: Se preferite viaggiare in modo indipendente, potete noleggiare un’auto a Chiang Mai e guidare fino a Chiang Rai. La distanza tra le due città è di circa 200 km e il viaggio in auto dura circa 3-4 ore, a seconda delle condizioni del traffico. Non dimenticate che si guida dalla parte opposta all’Italia, come in Gran Bretagna… non è esattamente intuitivo, ma fattibile.

Assumere una guida per un tour privato, magari che parli italiano e che vi coinvolga nella cultura locale, come già detto vi consiglio i miei amici di Tatinya Tours (qui Facebook e qui Instagram). Sicuramente avrà un costo maggiore, ma è anche un’esperienza differente.

Indipendentemente dall’opzione scelta, è consigliabile pianificare in anticipo e prenotare i biglietti o i servizi di trasporto per garantire la disponibilità e ottenere i migliori prezzi.

Come Raggiungere Chiang Rai da Bangkok

Per raggiungere Chiang Rai da Bangkok, ci sono diverse soluzioni, ognuna con i suoi vantaggi e costi. Ecco un riepilogo delle principali soluzioni:

Aereo da Bangkok a Chiang Rai: il modo più veloce per raggiungere Chiang Rai da Bangkok è sicuramente l’aereo. Il Viaggio dura meno di un’ora e mezza e costa da 35 a oltre 120 euro. a seconda della compagnia aerea e del periodo di prenotazione, in media un viaggio con bagaglio registrato costa più 50 Euro con 15 kg di franchigia bagaglio registrato. I voli partono sia da Don Mueang che da Suvarnabhumi.

Volare è l’opzione più veloce e spesso anche più conveniente se prenotata in anticipo.

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Treno da Bangkok a Chiang Rai: non ci sono treni che arrivano direttamente a Chiang Rai da Bangkok, ma è possibile arrivare a Chiang Mai e proseguire con un altro mezzo. Vedi l’articolo su Chiang Mai per scoprire come arrivare in treno da Bangkok a Chiang Mai.

Autobus da Bangkok a Chiang Rai:è metodo più economico. Il viaggio dura circa 12-15 ore e c’è la possibilità di prendere anche i bus notturni, molto comodi e che permettono di risparmiare un pernottamento a Bangkok (o a Chiang Rai). Il costo varia dai 20 ai 35 euro a seconda del tipo di autobus (VIP, prima classe, seconda classe). Gli autobus partono principalmente dalla stazione degli autobus Mo Chit (Morchit) di Bangkok. Gli autobus VIP offrono più comfort e spazio rispetto al Treno, il viaggio dura meno, ma sul treno si può passeggiare.

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Minivan da Bangkok a Chiang Rai: i minivan sono una buona opzione per piccoli gruppi e offrono una soluzione di viaggio più intima rispetto agli autobus, ma i sedili sono in genere meno comodi e lo spazio per muoversi è limitato. Anche la disponibilità potrebbe essere molto limitata, per un viaggio così lunghi occorre organizzarsi in anticipo. Il costo è simile agli autobus ed il tempo di percorrenza simile. Non li consiglio per i viaggi lunghi.

Noleggiare un’auto offre la massima flessibilità e permette di fare soste lungo il percorso, per contro il viaggio è lungo. Lungo la strada però si può pragrammare di visitare ad esempio Ayutthaya, a Sukhothai, la Culla della Civiltà Thai o a Lampang. Il costo dipende dal tipo di auto e dalla durata del noleggio, ma generalmente circa 45-90 euro al giorno, più il costo del carburante e gli eventuali supplementi, se programmate un viaggio di sola andata. Tempo di viaggio, se non prevedete soste (!) circa 8-10 ore.

Noleggiare un taxi offre la massima tranquillità e permette di godersi il panorama e di fare soste lungo il percorso, per contro il viaggio è lungo generalmente il costo elevato, a partire da 250 euro, più eventuali supplementi, se programmate soste prolungate

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Muoversi in Motorino e Altri Trasporti

Noleggiare un motorino, se siete da soli o in coppia, è il miglior modo per esplorare Chiang Rai e offre la libertà di visitare luoghi remoti e meno conosciuti. Per guidare un motorino a norma di legge è necessario indossare il casco e avere una patente di guida internazionale valida.

Anche se la maggior parte delle persone che noleggia un motorino non ha la patente internazionale, in caso di incidente o nel caso la polizia decida di fermarvi, se non l’aveste potrebbero farvi dei problemi.

Attenzione: i motorini non sono assicurati, quindi dovrete ripagare per qualsiasi danno causato alla moto o a terzi. E’ consigliabile in fase di noleggio fare foto dettagliate della moto noleggiata per evitare che vi chiedano conto di danni già esistenti.
Qualche negozio vi chiederà di lasciare il passaporto in deposito. Vi consiglio caldamente di non farlo e di optare per un deposito in contanti, del quale dovete, però, farvi rilasciare una regolare ricevuta.
Se vi fanno storie, scegliete un altro negozio.

Grab, l’alternativa asiatica a Uber

Il servizio di taxi tramite app è disponibile per viaggi sicuri e comodi in città. Per chi è da solo c’è l’opportunità di sfruttare anche i mototaxi, più spartani, ma anche più economici e flessibili. 

Potete scaricare l’app GRAB e prenotare con quella sia auto che moto, di solito si paga in contanti al conducente.

Scegliere il metodo di trasporto più adatto dipende dalle preferenze personali e dagli itinerari pianificati.

Suggerimenti per l’Alloggio

Se volete una struttura in una zona più decentrata, in stile coloniale ed in un contesto rilassante, con tanto di piscina, vi consiglio KhamThana Colonial Hotel. Ottima colazione, elegante, ma non spocchioso, un perfetto ambiente per un po’ di relax dopo la visita alla città.

Per un budget un po’ più contenuto e un po’ più vicino al centro Vi consiglio il Sann Boutique Hotel*, da non confondere con il Sann Hotel o il Sann View Hotel, che non conosco, ma che mi sono parsi meno interessanti.

Per chi ama le case che hanno una storia, consiglio Huan Kawin Est.58 Lanna Home & Collection*. Questo b&b si trova a Chiang Rai, a 700 metri dalla Saturday Night Walking Street e 400 metri da Statua di Re Mengrai. Mette a disposizione alloggi climatizzati con WiFi gratuito, una sala comune e una terrazza. C’è un parcheggio privato disponibile sul posto. Si tratta di una casa antica in stile thailandese settentrionale. La casa è un vero pezzo d’antiquariato e vanta una storia di oltre 60 anni, raccontata anche da tutti gli oggetti di arredamento originali.

Gita’s House* è un affascinante bed and breakfast a conduzione familiare che offre un’esperienza di soggiorno unica, combinando l’ospitalità thailandese con un’atmosfera artistica e accogliente. Interessante la possibilità di frequentare lezioni di Yoga con un’insegnante residente

Baan Pordeedin* è una soluzione economica per chi vuole essere vicino alla città e spendere poco. Le camere sono pulite e la colazione decente. Ottima la possibilità di noleggiare gratuitamente le biciclette, anche se non sono propriamente veicoli di ultima generazione.

Quanto fermarsi a Chiang Rai

Per visitare Chiang Rai e i suoi dintorni, si consiglia di dedicare almeno 3-4 giorni. Questo vi darà il tempo di esplorare le principali attrazioni della città, come il Wat Rong Khun (Tempio Bianco) e il night bazaar, e di fare escursioni nei dintorni, come visitare le famose piantagioni di tè di Mae Salong o il Triangolo d’Oro. Con qualche giorno in più, potrete godervi appieno la cultura, la natura e la cucina di questa affascinante regione.

Frequently Asked Questions

Quali sono i principali templi da visitare a Chiang Rai?

I principali templi da visitare a Chiang Rai sono il Wat Rong Khun (Tempio Bianco), noto per la sua architettura unica, il Wat Phra Kaew, che ospita una copia del famoso Buddha di Smeraldo e il Wat Huay Pla Kang, l’imponente statua di Guan Yin. Ogni tempio offre esperienze culturali uniche.

Come posso raggiungere il Triangolo d’Oro partendo da Chiang Rai?

Per raggiungere il Triangolo d’Oro da Chiang Rai, potete prendere un taxi o un minibus, che impiega circa un’ora. In alternativa, potete partecipare a un tour organizzato, che include trasporti e visite guidate. Se preferite un’esperienza più avventurosa, potete noleggiare uno scooter o un’auto. Una volta arrivati, esplorerete il punto in cui si incontrano Thailandia, Laos e Myanmar, con panorami mozzafiato e interessanti attrazioni culturali.

A che ora suona la Torre dell’Orologio di Chiang Rai

La Torre dell’Orologio di Chiang Rai suona ogni ora, ma il momento più spettacolare è durante il suo spettacolo serale, che avviene ogni sera alle 19:00, 20:00 e 21:00. Durante questi spettacoli, la torre si illumina con luci colorate e presenta una breve esibizione di suoni e movimenti, rendendo l’esperienza particolarmente affascinante per i visitatori. È un momento ideale per ammirare l’architettura unica della torre e scattare foto.

Thailandia

Paesaggi, mare, città, montagne, persone, storia, tradizioni e spiritualità: la Thailandia offre tutto questo e molto di più. Il paese del sorriso accoglie i visitatori con un calore ed una gentilezza unica che vi conquisterà fin dal primo giorno.

Partiamo dalla capitale: Bangkok è una città che da sola potrebbe valere il viaggio. Scopritene le meraviglie e le gemme nascoste con la mia guida Bangkok cosa fare in uno o due giorni con itinerario.

Dirigiti a Nord a scopri la magnifica Ayutthaya ed il suo parco storico a solo un’ora di viaggio da Bangkok. Se hai tempo procedi verso Sukhothai, la culla della civiltà Thai e la sua gemella Si Satchanalai. Fermati alla tranquilla Lampang prima di proseguire verso lo storico Regno di Lanna: Chiang Mai e Chiang Rai ti aspettano con la loro cultura vibrante ed i movimentati mercati

Immergetevi nelle ricche culture di questo incredibile paese mentre scoprite le sue storie affascinanti, le città vibranti, i paesaggi mozzafiato e il cibo delizioso.

Prima di partire controllate il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo 10 libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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