Comacchio, città contesa fra natura e cultura
Comacchio è una graziosa città affacciata sulla laguna, nel cuore del Parco del Delta del Po ed è storicamente nota per la pesca dell’anguilla. Se chiudete gli occhi e per un attimo dimentichi dove sei, quando li riapri penserai di essere a Venezia.
Infatti la città, circondata da una laguna simile per certi versi alla laguna Veneta, poggia le sue fondamenta sull’acqua ed è solcata da un dedalo di canali attraversati da ponti pedonali che collegano una fitta rete di vicoli, senza traffico e folle di turisti. Visitare Comacchio è fare un salto indietro nel tempo e ritrovare l’atmosfera di un borgo dove la vita scorre al ritmo ordinato delle stagioni.
Se ti chiedi se sia possibile visitare Comacchio in un giorno la risposta è: “sì”, ma prenditi del tempo e goditela per qualche giorno.
Leggi anche Sovana terra di Papi, Regine ed invasori.
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Cosa non ti puoi perdere a Comacchio in un giorno
Non puoi dire di essere stato a Comacchio senza aver passeggiato lungo il Loggiato dei Cappuccini, aver fatto un’escursione in bicicletta o in barca nelle Valli di Comacchio e soprattutto senza aver mangiato l’anguilla.
Un po’ di storia di Comacchio
L’origine di Comacchio si perde nell’antichità. I primi insediamenti risalgono infatti al VI sec. a.C., parallelamente o appena dopo la fondazione della città etrusca di Spina, quando però la zona dove ora sorge la cittadina era ancora coperta dalle acque del mare.
Le prime notizie certe circa Comacchio risalgono invece al VII secolo d.C., quando era un Castrum, ovvero un insediamento fortificato posto a difesa della zona dalle incursioni Longobarde.
Nel tempo Comacchio assunse importanza, diventando cittadina e porto commerciale, fino ad arrivare a contendere una fetta dei traffici a Venezia. Nel 932 l’importanza della città spinge il doge Pietro II ad inviare un esercito contro i Comacchiesi, prendendo a pretesto una presunta ingiuria. La battaglia porta alla disfatta di Comacchio, la città viene rasa al suolo e gli abitanti deportati. Questo momento segna la decadenza definitiva di uno degli insediamenti più importanti dell’alto Medioevo italico, colpevole di aver conteso alla nascente Serenissima il controllo dei traffici adriatici e mediterranei e così di Comacchio si perde la memoria.
La città passa di mano in mano, fino a diventare parte dello Stato Pontificio che, a partire dal 1600 circa, raccoglie la città in condizioni disastrose dopo il dominio estense e dà a Comacchio la forma attuale, costruendo fra l’altro il famoso ponte Trepponti, nuova porta di accesso alla cittadina.
Quando andare a Comacchio
Il periodo migliore per visitare Comacchio va da aprile a metà ottobre. La primavera è anche un ottimo periodo per il birdwatching e per le gite in bicicletta, con un occhio al meteo ed al vento sempre un po’ imprevedibili. Chi ama i sapori marinari, non si perda i primi due weekend di ottobre, dedicati alla sagra dell’anguilla con degustazioni e spettacoli di strada.
In estate, in tutta la riviera, Comacchio compresa, uno degli appuntamenti da non perdere è la Notte Rosa, nel 2023 dal 7 al 9 luglio, quando il ponte Trepponti si tinge di rosa e tutta la riviera è in festa: https://www.lanotterosa.it. Le date del 2024 non sono ancora note.
Il Meteo a Comacchio
Il meteo a Comacchio in numeri.
Comacchio, itinerario completo in un giorno
Comacchio non è grande e in un giorno si può vedere tutta la parte cittadina, mentre per esplorare le valli, soprattutto se ami la natura e magari sei appassionato di birdwatching, non basta una settimana.
Su invito della Lipu, infatti, Comacchio è diventata Città del Birdwatching, assumendosi l’impegno di trasformarsi in uno dei luoghi di maggiore attrattiva per i birdwatchers europei e una capitale della conservazione degli uccelli selvatici in Italia.
Non esiste un modo “migliore” per visitare Comacchio e puoi cominciare ovunque, ma visto che i parcheggi più comodi si trovano vicino al Ponte Trepponti o vicino al Duomo, puoi cominciare da uno di questi punti.
Se hai una bicicletta ricordati che in alcuni punti dovrai sollevarla e trasportarla sui ponti, che sono a scalini e non hanno un passaggio ciclabile, in compenso non sono molto alti.
Carta Musei di Comacchio
Per visitare i musei, ti consiglio di acquistare il Comacchio Museum Pass, che costa 19 euro per gli adulti, 11 euro per i ragazzi da 7 a 10 anni, gratis sotto i sei anni. Il biglietto dura un anno, anche se per visitare tutti i musei può bastare un giorno (aggiornamento agosto 2023)
Il biglietto comprende l’ingresso al Museo Delta Antico, alla Manifattura dei Marinati, al Museo Alternativo Remo Brindisi a Lido di Spina ed un’escursione in barca nelle Valli di Comacchio.
Lunedì i musei sono chiusi, mentre per le escursioni in barca è necessaria la prenotazione.
Il Ponte Trepponti
Il Ponte Pallotta, più famoso come Ponte Trepponti è il simbolo della città.
Fu fatto costruire dal Cardinale Giovanni Battista Pallotta, nei primi decenni del 1600, su progetto dell’Architetto Luca Danese di Ravenna, progettista anche del Ponte San Pietro e del Ponte degli Sbirri. Il ponte costituiva la porta di accesso alla città fortificata, proprio per questo, in epoca successiva, vennero aggiunte le torri di guardia ed altri sei pilastri.
Citazioni storiche
Sulle due torri di guardia, per chi esce dal paese utilizzando le scale, sono visibili due iscrizioni che testimoniano il carattere della città, citata in famosi poemi.
Una è dell’Ariosto, nell’Orlando Furioso:
L’altra del Tasso nella Gerusalemme Liberata:
Scendendo dal ponte, il canale si biforca e sulla destra si apre una via punteggiata di ristoranti, fra i quali quelli che cito più avanti. Proseguendo dritto, si raggiungono il Ponte degli Sbirri, Palazzo Bellini ed il Museo del Delta Antico, che dal 2016 raccoglie l’eredità del Museo del Carico della Nave Romana.
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Palazzo Bellini
Il palazzo fu realizzato da Luigi Bellini negli ultimi anni dell’ottocento demolendo la sede del Bargello, sede del servizio di polizia medievale da cui prende il nome il vicino ponte degli Sbirri.
Il palazzo era ed è collegato al retrostante edificio di trasformazione del pesce di proprietà dello stesso Bellini ed era in parte sede degli uffici dell’attività.
La zona padronale, solo in parte conservata, è ornata da soffitti con decorazioni pittoriche di pregio.
Palazzo Bellini, fino a novembre 2016, è stato sede del Museo del Carico della Nave Romana, mentre oggi ospita la Galleria d’Arte utilizzata per mostre ed esposizioni, la Biblioteca Civica L.A. Muratori, l’Archivio Storico Comunale e l’Assessorato alle Istituzioni Culturali.
Il Museo Delta Antico di Comacchio
Proprio di fronte a Palazzo Bellini, dall’altra parte del canale, troviamo l’Ospedale degli Infermi, una splendida struttura settecentesca progettata dall’architetto ferrarese Antonio Foschini ed in piena attività dal 1811 fino 1970.
L’Ospedale fu eretto come luogo a carattere sacro, un vero tempio della salute, a sostegno dell’umanità sofferente – così si legge nella lapide affissa sulla porta dell’ingresso principale – “affinché la povertà e l’abbandono non siano di ostacolo al raggiungimento della salute”.
Oggi il palazzo è sede del Museo Delta Antico https://www.museodeltaantico.com , un museo interattivo e multimediale, inaugurato il 25 marzo 2017, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento del territorio. Questa è sicuramente la perla del nostro itinerario a Comacchio in un giorno.
Visitare il Museo del Delta Antico e il carico della Nave Romana
Il museo è disposto su due piani ed il percorso museale è diviso in quattro parti, ciascuna con riferimento ad un’epoca diversa della storia del Delta. Puoi scaricare la piantina del museo da qui https://www.museodeltaantico.com/accessibilita/pianta-del-museo/ , ma all’ingresso ne viene fornita una copia.
Museo del Delta Antico: la città etrusca di Spina
La parte più antica riguarda la città Etrusca di Spina ed il mito della città scomparsa sotto le acque.
Spina era un importante crocevia di un fiorente commercio di materiali provenienti da ogni parte del mediterraneo, ma soprattutto di vino, conservato in anfore dipinte di nero ben rappresentate all’interno del museo, insieme a numerosi altri reperti dell’epoca, di provenienza mediterranea, soprattutto greca.
Spina scomparve nel corso del III secolo a.C., dopo appena tre secoli di vita, in seguito a mutamenti politici e commerciali, in seguito all’invasione del territorio da parte dei Galli, l’espansione del dominio di Siracusa e il declino dell’influenza greca. A questo va aggiunto il mutamento geografico, con l’allontanamento della linea della costa, che porterà Spina ad essere sommersa dal mare e dimenticata fino ai giorni nostri.
La città verrà scoperta solo negli anni ’60 del secolo scorso, durante le bonifiche delle Valli di Comacchio e ad oggi solo una piccola parte è stata portata alla luce.
Nel museo si possono osservare molti reperti, all’interno dei quali spicca la mancanza delle monete, perché la città era dedita al baratto.
Sezione dedicata all’epoca Romana: un territorio senza Città
Il territorio del Delta del Po in epoca romana era poco urbanizzato, gli insediamenti erano infatti costituiti per lo più da ville, stazioni di posta ed impianti produttivi. Le ville erano solitamente formate da una parte dedicata alla residenza dei proprietari e della servitù, con ambienti accoglienti ed impreziositi da mosaici o dipinti ed una parte dedicata alla produzione ed alla conservazione dei prodotti della terra e dell’allevamento.
La villa di Bocca delle Menate è stato uno dei ritrovamenti che ha dato modo di scoprire come potevano essere le ville dell’epoca, mentre lungo la Fossa Augusta sono state individuate altre strutture a carattere produttivo o per l’immagazzinamento.
In questa sezione sono esposti reperti relativi alle attività economiche come l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e la produzione di ceramiche, molto usate per la conservazione degli alimenti e per la cucina.
Il carico della Nave Romana di Comacchio
Nel 1981, durante i lavori di manutenzione dei canali di bonifica, è stata ritrovata in modo del tutto casuale una nave romana lunga oltre 20 metri, completa del carico ed in buono stato di conservazione, almeno considerando che era sommersa da più di 1500 anni. La nave era costruita per poter trasportare fino a 90 tonnellate di merce ed era stipata di materiale di ogni tipo.
Oltre alle immancabili anfore, coppe e stoviglie di diversa fattura, sono stati interessanti i ritrovamenti di piccoli tempietti in piombo, raffiguranti edifici di culto del tempo.
Grazie alla diversità ed alla quantità di oggetti rinvenuti sulla nave è stato possibile studiare molteplici aspetti della vita quotidiana dell’epoca romana e della vita di bordo.
Suoni e profumi nelle sale del Museo Delta Antico
Le sale che ospitano i reperti sono veramente ben organizzate e fanno rivivere, anche con suoni e profumi, un po’ dell’atmosfera dell’epoca. Soprattutto il rumore ritmato delle onde del mare, che accompagna i visitatori, rende la visita molto coinvolgente.
Sezione Medievale: Comacchio Emporio sulla sabbia
La sezione “Comacchio, emporio sulla sabbia”, porta il visitatore nell’epoca medievale. Gli scavi archeologici condotti, dal 2006 al 2009, in piazza XX Settembre e Villaggio San Francesco hanno contribuito a ricostruire la fisionomia, sociale e culturale di questo abitato tra la Tarda Antichità e il pieno Medioevo. Il tutto viene ben rappresentato in questa sezione, anche se, a mio avviso, è la parte meno interessante del museo.
Torre Civica e Loggia del Grano
Uscendo dal museo e proseguendo lungo il canale sulla sinistra, si lascia il Ponte degli Sbirri ed in pochi minuti si arriva alla Torre Civica (o Torre dell’Orologio) ed alla Loggia del Grano, che si trovano a fianco di quello che era il Ponte di Piazza, demolito nel XIX secolo.
La Loggia del Grano fu una delle prime opere di rinnovamento urbano voluta dallo Stato Pontificio nel Seicento e fu costruita durante la legazione del cardinale Giacomo Serra (1615-1623).
Gli interni non sono normalmente visitabili.
Un souvenir da Comacchio
Già che ci siamo val la pena di portare a casa un souvenir e proprio di fianco alla Torre Civica c’è uno splendido negozio che li vende. Calamite, orecchini, ciondoli ed altri oggetti più grandi ed artistici, realizzati a mano con la creta. Il negozio si chiama ConCreta e ci trovi solo cose belle ed originali.
Un negozio veramente artigianale, dove si possono trovare oggetti fatti con amore in un laboratorio dall’altra parte della strada, ma non solo. Comprare qui significa partecipare anche a un interessante progetto di solidarietà. Guarda la pagina dell’iniziativa e approfondisci le iniziative della Coop GiroGiroTondo.
La Cattedrale di San Cassiano a Comacchio
Lasciando alle spalle il canale e dirigendosi verso la Manifattura dei Marinati, si incontra una piccola piazza con la Cattedrale di San Cassiano, imponente ed austera, il cui interno però non ha nulla di veramente interessante da mostrare al turista. Bella invece la sagoma della Torre Campanaria, opera del veneziano Giorgio Fossati. L’ingresso è gratuito.
La Manifattura Dei Marinati ed il Loggiato dei Cappuccini
Oltre la Cattedrale si percorre un viale ciottolato, fiancheggiato da una serie ininterrotta di abitazioni e negozi, alcuni dei quali non più in attività, ma con un fascino particolare, fino a giungere allo splendido Loggiato dei Cappuccini. Questa opera veramente fotogenica, al tramonto si arricchisce di un gioco di luci ed ombre, che delineano e contribuiscono a rendere i 142 archi ancora più magici e suggestivi. Non te lo puoi perdere.
Quasi in fondo al Loggiato si apre sulla destra l’ingresso alla Manifattura dei Marinati di Comacchio.
Questo è un luogo emblematico e mostra come poteva essere Comacchio fino ad oltre la metà del secolo scorso.
Nell’ edificio, a costo di fatiche e di sacrifici inimmaginabili nei tempi moderni, venivano lavorate e marinate le anguille pescate nelle Valli di Comacchio, secondo un processo antichissimo, che oggi il Presidio Slow Food dell’anguilla Marinata di Comacchio tenta di conservare e di tramandare ai posteri.
La lavorazione dell’anguilla marinata a Comacchio
La visita comincia nella sala dove arrivavano le barche cariche di anguille per la lavorazione e prosegue nella sala dei fuochi. Questa è la sala dove le operaie, con un duro lavoro, cuocevano le anguille in enormi camini a legna, girando e rigirando gli spiedi. Successivamente si accede alla sala degli aceti dove si possono osservare i tini e le botti.
La visita termina in una anonima sala del piano superiore dove vengono proiettati spezzoni di filmati e documentari storici in bianco e nero.
Devo dire che mi sono approcciato a questa sala in modo un po’ scettico, ma il quarto d’ora investito nella visione di questi filmati, mi ha veramente dato un’idea della vita dura degli abitanti di Comacchio e dei lavoratori della Manifattura, consiglio di vederli.
La Manifattura dei Marinati non fa orario continuato, perciò meglio tenerne conto quando programmate la visita, l’ingresso è incluso nell’abbonamento musei già citato.
Il Santuario di Santa Maria in Aula Regia
Uscendo dalla manifattura e svoltando a destra, la strada continua per pochi metri fino al al Santuario di Santa Maria in Aula Regia, risalente al tardo XVII secolo, che chiude anche la visita alla cittadina. Non resta che andare a mangiare, ma ne parliamo dopo
Gita in barca nelle valli di Comacchio
La gita in barca nelle valli di Comacchio è un’esperienza imperdibile se visiti Comacchio. La gita in barca è compresa nel biglietto cumulativo da 18 euro che include i musi Comacchiesi, e prevede una prenotazione. Va detto che se vi aspettate di fare un giro per le valli su una piccola barchetta ed un gruppo ristretto di persone, dovete sicuramente prenotare una gita diversa.
La gita inclusa nel biglietto è comunque un’esperienza interessante a metà fra cultura e natura, che ti permette di conoscere un po’ della storia delle Valli, di vedere da vicino i fenicotteri ed altri uccelli e di visitare uno dei casoni di pesca.
Dove imbarcarsi per la gita in barca nelle valli di Comacchio
La biglietteria, punto di ritrovo anche se avete già prenotato, si trova nei pressi del ristorante Bettolino di Foce, che si raggiunge oltrepassando il ponte mobile in ferro chiamato Ponte San Pietro e seguendo la segnaletica su fondo marrone “Valli di Comacchio”. L’escursione può essere prenotata anche alla biglietteria, ma se visitate i musei vi conviene un biglietto cumulativo.
In prossimità dell’imbarco è in fase di allestimento una ricostruzione di un villaggio tipico dell’epoca dello splendore della città antica di Spina, con casoni di paglia e fango e camminamenti in legno.
Durante la gita, una guida del parco accompagna l’escursione indicando i vari uccelli e raccontando storie e curiosità sul luogo. A metà circa si visita un tipico casone, dove vengono illustrati la vita ed il lavoro nelle valli e dove è possibile vedere il tipico lavoriero per la cattura delle anguille.
Fenicotteri nelle Valli di Comacchio
Durante l’escursione è quasi garantito di poter ammirare da vicino i fantastici fenicotteri rosa, oltre ad altre specie di uccelli come aironi, garzette e, con un po’ di fortuna i cavalieri d’Italia. Come già detto, se l’obiettivo è quello della fotografia naturalistica, questo non è il giro adatto, ma se sei solo curioso ed interessato a vederli una volta da vicino, questa è un’ottima occasione
Dove mangiare a Comacchio e dintorni
Qualche consiglio non esaustivo su dove mangiare a Comacchio e nei dintorni.
Trattoria Vasco e Giulia
La Trattoria si trova in Via L. Muratori, 21. Il locale è sempre molto frequentato, pertanto è meglio prenotare. Ottimo il risotto all’anguilla.. ve lo dice uno che non ama in modo particolare i risotti. Clicca qui per l’indirizzo e le indicazioni.
Al Cantinon
Comodissimo con vista sul ponte Trepponti ed affacciato sul canale. Ottimo il fritto con verdure in pastella e spettacolare la zuppa ai tre liquori (o zuppa inglese), che fanno anche in altri ristoranti con nomi diversi, ma senza raggiungere l’eccellenza, che è riservata a questo ristorante. Clicca qui per l’indirizzo e le indicazioni.
Osteria il Gran Fritto del Marinaio
Fuori Comacchio, in via Caduti del Mare 34 a Porto Garibaldi. Occasionale musica dal vivo, atmosfera informale e rilassata sono i pezzi forti del locale. Il fritto del pescato per me è eccezionale ed i prezzi contenuti. Clicca qui per l’indirizzo e le indicazioni.
Colazione da Pasticceria La Briciola
E’ vero, anche questa è un po’ fuori Comacchio (solo 10 minuti), ma ti assicuro che ne vale la pena. Ottime le paste e pasticcini freschi di giornata, si trova in via della Fontana, 31 a San Giuseppe. Prova! Clicca qui per l’indirizzo e le indicazioni.
Come arrivare a Comacchio
Se arrivi in auto da nord: dall’autostrada A13 bisogna imboccare il Raccordo Autostradale 8, noto anche come la superstrada Ferrara – Mare che porta fino a Comacchio.
Se arrivi da Sud dalla A14 Adriatica, conviene uscire a Cesena Nord e imboccare la E55 verso Ravenna. Passata la città di Ravenna proseguire sulla SS309 Romea fino a Comacchio.
Puoi lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi gratuiti, ce n’è uno anche nei pressi del ponte dei Trepponti, vicino alla Coop. Attenzione che in alcuni parcheggi gratuiti non è permessa la sosta dopo le 19 e fino alle 8 del mattino successivo.
Se arrivi in treno le stazioni più vicine sono quelle di Ravenna e Ferrara, diciamo che non è il massimo della comodità e i trasporti pubblici nella zona sono carenti. Non lo consiglio, a meno che non abbiate almeno una bicicletta.
Mappa di Comacchio con luoghi di interesse
Per visualizzare la leggenda clicca sul simbolo con freccia in alto a sinistra nella mappa. Puoi aprirla a tutto schermo e zoomare.
Escursioni da Comacchio
Cosa visitare nei dintorni di Comacchio
Casa Museo D’arte Contemporanea Remo Brindisi
La Casa Museo d’Arte Contemporanea ‘Remo Brindisi’ è un po’ decentrata, ma inclusa nel biglietto cumulativo dei musei di Comacchio. La casa si trova infatti al Lido di Spina ed al suo interno si integrano la singolarità dell’architettura e l’esposizione di opere d’arte di qualità.
All’interno della casa, un grande cilindro posto al centro collega i piani e gli spazi abitativi, quelli di studio e quelli espositivi. La raccolta, che comprende opere dello stesso Brindisi, si compone di circa duemila esemplari e documenta molte delle principali correnti artistiche del Novecento a livello internazionale, con un particolare accento sulla Milano degli anni ’50-’70.
Curiosità: il 25 luglio, giorno della commemorazione della scomparsa del Maestro Remo Brindisi, il museo è gratuito.
Abbazia di Pomposa
Una bellissima gita da fare in giornata partendo da Comacchio è la visita all’Abbazia di Pomposa.
L’origine dell’Abbazia risale ai secoli VI-VII, in seguito alla creazione di un monastero benedettino su quella che era l’Insula Pomposia, un’isola boscosa oggi circondata da due rami del fiume e protetta dal mare, oggi divenuta parte della pianura.
L’epoca più importante per il monastero cominciò dopo l’anno mille e fu legato alla figura dell’abate San Guido. In questo periodo il complesso ospitò personaggi illustri fra i quali spicca la figura di Guido d’Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note. Nella basilica, tuttora in fase di ristrutturazione, è possibile ammirare i favolosi pavimenti a mosaico e gli affreschi di ispirazione Giottesca.
L’abbazia dista circa 20 chilometri da Comacchio, l’ingresso costa 5 euro e non è compreso nella carta musei di Comacchio. Nei giorni festivi, dalle ore 8.30 alle 10.30 l’entrata in chiesa è gratuita per la celebrazione della Messa; se non si desidera partecipare alla celebrazione, ma visitare il complesso Abbaziale, fino alle ore 12 la tariffa è di €1,50 (la Chiesa chiusa al pubblico per la celebrazione delle ore 11.00); dalle ore 12 alle ore 19.30 il prezzo è €3,00 tariffa intera, ridotto a €2.00 per i ragazzi dai 18 ai 25 anni.
Consultate gli orari agggiornati di apertura e delle messe qui
Non esiste un audioguida per l’Abbazia, ma puoi ascoltare questa descizione molto ben fatta su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=n041Eq_VX2M
Il Parco del Delta del Po
Il Parco del Delta del Po comincia appena fuori dalle mura di Comacchio. Lagune, canali, canneti e boschi ospitano una natura che sta cercando di riprendere possesso dello spazio.
Per visitare il parco del Delta l’auto non è l’ideale. Consiglio di affittare una bicicletta, fare una gita in barca o, nella bella stagione, di fare una bella escursione in canoa o Kayak (vedi qui). Se invece ami i boschi avventurati nella parte visitabile del Bosco della Mesola o di Santa Giustina, con un po’ di fortuna puoi anche avvistare i Daini.
Ferrara
Ferrara è straordinaria, il fascino e l’atmosfera di un passato glorioso si fondono con la vivacità culturale del presente. La città dista circa 50 chilometri da Comacchio ed è stata un importante centro medioevale e una delle corti più sfarzose del Rinascimento. In questa città patrimonio Unesco, puoi visitare il Castello degli Estensi, percorrere le mura rinascimentali o semplicemente bighellonare per le suggestive stradine medievali.
Scopri Ferrara con un tour guidato
Ravenna
Ravenna, la città dei mosaici, è ancora più vicina di Ferrara, solo 35 chilometri da Comacchio. La città nel tempo è stata capitale di ben 3 imperi che hanno lasciato opere d’arte di valore inestimabile. Qui troviamo ben 8 siti patrimonio Unesco, un vero primato per una piccola cittadina.
E se sei un po’ curioso visita la tomba di Dante e scopri gli aneddoti che si raccontano.
Se vai a Ravenna ti consiglio un tour guidato dei mosaici. Non ti vorrai mica perdere il piacere di conoscere la storia ed i dettagli di questi bellissimi capolavori?
Comacchio FAQ
Qual è il periodo migliore per visitare Comacchio?
Il periodo migliore per visitare Comacchio va da metà aprile a fine settembre (vedi il paragrafo dedicato al clima di Comacchio).
Quanto costa il pass cumulativo per i Musei di Comacchio
Il biglietto cumulativo per i musei di Comacchio – Comacchio Museum Pass – costa 18 euro per gli adulti, 10 euro per i ragazzi da 7 a 10 anni, gratis sotto i sei anni.
Cosa comprende la CARD UNICA per i Musei di Comacchio?
La CARD UNICA comprende l’ingresso a 3 MUSEI (museo archeologico, museo d’arte contemporanea, manifattura marinati) e 1 ESCURSIONE IN BARCA nelle valli di Comacchio!
Dove si acquista il pass cumulativo per i Musei di Comacchio?
Il biglietto cumulativo per i musei di Comacchio – Comacchio Museum Pass presso le biglietterie del Museo Delta Antico, della Casa Museo Remo Brindisi, presso la Manifattura dei Marinati e tutti gli Uffici Informazione Turistica di Comacchio e Lidi.
Posso acquistare online il pass per i Musei di Comacchio?
Al momento il pass non è acquistabile online.
Per quanti giorni è valido il PASS per i musei di Comacchio?
Il biglietto unico è utilizzabile a partire dal 05/03/2022 fino al 31/12/2022.
Quanto dista Comacchio da Ferrara?
Comacchio e Ferrara distano poco più di 50 chilometri, percorribili in circa 40 minuti.
Quanto dista Comacchio da Ravenna?
Comacchio e Ravenna distano poco più di 35 chilometri, percorribili in circa 35 minuti.
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