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Il pozzo Chand Baori ed il tempio di Harshat Mata

Chand Baori il grande pozzo a gradini.

Il Chand Baori è un famoso pozzo a gradini situato nel villaggio di Abhaneri , nello stato indiano del Rajasthan, fra Agra e Jaipur

Prende il nome dal suo costruttore il re Raja Chand del regno di Gurjar e dalla parola Baori nome dato nell’India occidentale ai pozzi.

Il pozzo Chand Baori è formato da 3500 gradini divisi per scalinate che scendono per oltre 13 piani ed è scavato per circa 100 metri sotto al livello del terreno, il che lo rende il più ampio e profondo pozzo a gradini dell’India.

I pozzi a Gradini in India

I pozzi a gradini sono tipici di molte località dell’India e si trovano spesso in molte località del Rajasthan e del Gujarat, come appunto Abhaneri o come il pozzo Rani Ki Wav di Patan.

Nell’antichità questi pozzi erano usati non solo per lo stoccaggio dell’acqua, ma anche come luoghi d’incontro e di ristoro, anche per alcune pratiche religiose. Spesso questi pozzi avevano al loro interno camere o spazi dedicati alle divinità ed era anche utilizzati come luogo di sosta per i viaggiatori.

Storia del pozzo Chand Baori

Il pozzo fu costruito intorno al VII secolo anche se alcune fonti lo datano al IX secolo. Serviva a risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico nei periodi di siccità e fornire un mezzo abbastanza comodo per raggiungere l’acqua. Il pozzo ha 3500 stretti gradini che collegano 13 piani o livelli fino a raggiungere, alla profondità di trenta metri, l’acqua. Il livello dell’acqua era legato al periodo dell’anno, nei momenti di siccità il livello era più basso. Mentre negli altri periodi per raggiungere l’acqua bastava scendere pochi scalini.

La leggenda vuole che fosse costruito in una sola notte dagli spiriti.

In realtà sembra che il pozzo sia stto fatto costruire dal re Chanda Raja, che vantava un discendenza da Laxman, fratello minore di Rama, eroe del Ramayana ed avatar di Vishnu.

Interventi di ammodernamento del pozzo Chand Baori

A testimonianza del fatto che i pozzi fossero un luogo di incontro, restano i vari interventi di ammodernamento eseguiti dai vari regnanti nel corso del tempo.

Alla struttura principale i regnanti Chauhan aggiunsero un ulteriore edificio, caratterizzato dagli archi visibili nella parte superiore del pozzo e caratterizzati dagli archi a sesto acuto utilizzati dai Moghul. L’accesso alle stanze del palazzo non è consentito ai visitatori. I piani superiori con il porticato a colonne che costeggia il perimetro, furono invece costruiti intorno al XVIII secolo durante l’era Mughal. I Moghul aggiunsero anche gallerie d’arte e un muro di contenimento attorno al pozzo.

Rimangono alcuni resti di antiche sculture e incisioni, che si ritiene fossero all’interno del tempio o nelle varie stanze.

Sempre in tema di pozzi a scalini, vedi quanto è pericoloso fare la manutenzione nell'articolo Viaggio a Junagadh: lavori pericolosi, ma se vai a Junagadh, non puoi non fare un pellegrinaggio ai templi di Girnar Hill.
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Il tempio di Harshat Mata.

Adiacente al Chand Baori si trova il tempio Harshat Mata, architettonicamente interessante, costruito tra il VII e l’VIII secolo, ma distrutto dal sultano Mahmud Ghazni. L’età di questo tempio sembra confermare che tempio e pozzo a gradini siano stati costruiti nello stesso periodo. Inoltre l’acqua era necessaria per le abluzioni rituali che dovevano essere eseguite dai fedeli prima di recarsi al tempio.

Molte delle sue colonne e delle statue statue ora giacciono sparse nel cortile del tempio e nei corridoi della struttura. Il tempio era dedicato a Harshat Mata, ritenuta la dea della felicità e della gioia, che diffondeva la sua luce e luminosità (abha) intorno alla città.

Ecco perché il piccolo villaggio era chiamato Abhanagri (città della luminosità), che nel corso dei secoli è diventato Abhaneri.

Alcuni studiosi ritengono invece che il tempio fosse in origine dedicato a Vishnu.

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Storia del tempio Harshat Mata

Il tempio originale sembra essere stato costruito in stile panchayatana, dove pancha significa 5, ovvero cinque strutture. Le costruzioni di questo tipo si presentano in genere con una struttura principale circondata da quattro cappelle secondarie. Sopravvivono solo alcune parti del Tempio principale, anche se sono state rovinate e modificate nel corso deii secoli. Gran parte della piattaforma sulla quale sorgeva il Tempio è ancora visibile e vi si trovano sparsi molti frammenti di pietre scolpite provenienti dalla struttura originale. La maggior parte delle sculture più interessanti sono state rimosse e vengono conservate nei musei di Amber e Jaipur.

Immagini di molti dei

Stando ai ritrovamenti all’interno del tempio e vista l’assenza di testimonianze scritte che ne attestino la costruzione, appare difficile stabilire con precision a chi fosse dedicato questo tempio. Oltre alle due teorie precedentemente riportate, alcuni studiosi asseriscono che il tempio fosse in realtà dedicato a Shakti, una divinità che identifica l’essere supremo come una figura femminile. Ne sarebbero testimonianza le varie figure di Durga e di Parvati, considerati aspetti della stessa divinità Shakti.

In realtà il tempio appare più come sincretico** che dedicato ad una divinità specifica, anche se non è raro trovare immagini di Vishnu e Shiva nei templi dedicati a Shakti.

** Il sincretismo è una fusione di elementi simbolici o ideologici appartenenti a culture o dottrine diverse e considerati inconciliabili. Questa fusione in genere avviene per esigenze di carattere pratico, culturale, filosofico o religioso. Il termine si usa soprattutto nella storia delle religioni ed indica fenomeni e concezioni risultanti dall'incontro di forme religiose differenti.

Fotografare l’upupa nei dintorni del pozzo Chand Baori

Ho visitato tantissimi posti ed una delle mie passioni principali è il birdwatching. Vedere e fotografare un’upupa è sempre stato un mio desiderio.

Tante volte ho “rincorso” o mi sono appostato in vari luoghi per fotografarla. Il giorno della visita al pozzo ero un po’ stanco ed avevo decisio di lasciare la macchina fotografica in auto, prendendo solo la “piccola”. Ed eccola.. l’upupa: tranquilla, confidente, che non scappava al primo movimento.

E alla fine sono riuscito a fare una bella foto con lo smartphone!!  :-)

Upupa ad Abhaneri - India
Upupa ad Abhaneri – India

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India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre i benvenuti.

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Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.

Arrivederci presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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